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Italy (Italiano): Difference between revisions

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Partner provenienti dall'Italia:

L’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO – U.T.I.U., riconosciuta con decreto ministeriale del 15 APRILE 2005, è partner italiano del progetto Re.Vica ed ha la sede principale a Roma (Italia). Sono parte dell’U.T.I.U. anche i Poli Tecnologici, strutture a disposizione degli studenti dislocate sia in Italia sia all’estero, fornite di tutte le tecnologie per seguire i corsi a distanza, partecipare ad attività didattiche in videoconferenza e rappresentano un punto di incontro reale per ospitare lo svolgimento degli esami in presenza oltre a incontri e seminari con i docenti e i tutor. I Poli Tecnologici mettono a disposizione degli studenti tecnologie, materiali didattici dei corsi, l’accesso gratuito ad internet ad alta velocità; sia in Italia che all’estero sono attivi diversi Poli tecnologici collegati tra loro con antenne satellitari trasmittenti e riceventi. I Poli Tecnologici Internazionali sono:

  • Polo Tecnologico presso la Helwan University (Cairo)
  • Polo Tecnologico presso il Segretariato di Stato per la Formazione Professionale del Marocco
  • Polo Tecnologico dell'ITI Don Bosco del Cairo
  • Technological Pole Tunis Virtual University UVT

I Poli Tecnologici Nazionali sono:

  • Polo Tecnologico di Imola
  • Polo Tecnologico di Palermo
  • Polo Tecnologico dell’Università degli studi “Roma Tre”
  • Polo Tecnologico di Sorrento
  • Polo Tecnologico di Napoli
  • Polo Tecnologico presso la Misericordia di Viareggio
  • Polo Tecnologico presso il Politecnico di Torino

Proprio in questi mesi sono in corso di apertura nuovi Poli Tecnologici al fine di ampliare e rafforzare la rete dell’U.T.I.U..

L'Italia in sintesi

L'Italia è una Repubblica Parlamentare. La forma repubblicana dello Stato fu decisa con il referendum del 2 giugno 1946, con il quale il popolo italiano abolì la monarchia a favore della repubblica. La Costituzione della Repubblica è la legge fondamentale e fondativa della Repubblica Italiana. Fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, promulgata dal Capo Provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947, ed entrata in vigore il 1º gennaio 1948. Essa contiene i principi fondamentali della Repubblica, i diritti e i doveri dei cittadini e prescrive l'ordinamento della Repubblica anche in materia di sistema educativo nazionale.

La popolazione italiana è di 59.715.627 (fonte: Istat, 2007) ed il PIL procapite è di circa 27.000 euro l’anno. L'Italia si estende dal versante sud dell'arco alpino e si protende nel Mar Mediterraneo; il suo territorio comprende anche la Sardegna e la Sicilia, due isole di grandi dimensioni, oltre a una serie di isole minori. Il mare che si trova a est della penisola è il mar Adriatico, a sud-est si estende il mar Ionio, a ovest, lungo tutta la penisola, si trova il mar Tirreno mentre a nord-ovest della penisola si estende il mar Ligure. Sotto il profilo geografico le regioni italiane si dividono in: regioni settentrionali (Valle d' Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), regioni centrali (Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo), regioni meridionali (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria), isole (Sicilia, Sardegna).

Administrative division

Il Presidente della Repubblica è la massima carica dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. Viene eletto ogni sette anni dal Parlamento in seduta comune integrato dai rappresentati regionali. Non ha un ruolo di indirizzo politico, ma la Costituzione gli affida comunque funzioni di natura legislativa, esecutiva e giudiziaria. Nei periodi di stabilità politica il suo ruolo si riduce nei fatti a funzioni rappresentative e di monitoraggio. I poteri assegnategli dalla Costituzione, però, fanno sì che il ruolo del Presidente della Repubblica acquisisca d'importanza nei casi di instabilità politica o deriva istituzionale dello Stato.

Il potere legislativo statale è affidato ad un Parlamento bicamerale costituito dalla Camera dei Deputati (630 deputati) e dal Senato della Repubblica (315 senatori eletti più i senatori a vita). Le Camere sono elette a suffragio universale (attualmente la legge elettorale prevede una ripartizione dei seggi tra i candidati delle varie liste bloccate concorrenti in proporzione ai voti ottenuti, con un premio che assicuri la governabilità alla coalizione di liste più votata). In Italia vige il bicameralismo perfetto: le Camere hanno le stesse funzioni e gli stessi poteri. Una legge deve essere approvata nello stesso testo da entrambe le Camere. In caso di contrasto tra le Camere la legge non viene approvata. Di conseguenza le leggi elettorali delle due Camere sono abbastanza simili per evitare che un loro diverso orientamento politico paralizzi il Parlamento. Tale sistema è stato ideato affinché vi sia una maggiore ponderazione della classe politica nell'approvare le leggi. Le Camere durano in carica 5 anni, ma il Presidente della Repubblica può scioglierle anticipatamente.

Il potere esecutivo spetta al Governo, all'interno del quale, secondo l'art. 92, c. 1 Cost. possono distinguersi diversi organi: il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Ministri e il Consiglio dei Ministri, che è costituito dall'unione dei precedenti organi. I Ministri sono responsabili singolarmente degli atti del loro dicastero e collegialmente degli atti del Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dirige la politica del governo, ma all'interno del Consiglio è primus inter paris con i suoi colleghi. Tuttavia le sue dimissioni provocano le dimissioni dell'intero governo. Il Presidente della Repubblica, a seguito di consultazioni con i maggiori leader politici, nomina il Presidente del Consiglio e, su proposta di questo, i Ministri. Successivamente alla sua entrata in carica il Governo deve presentarsi in Parlamento ed ottenere da entrambe le Camere un voto di fiducia. In qualunque momento un voto di sfiducia di una Camera costringe il Governo alle dimissioni. Poiché i Ministri non sono revocabili, talvolta per costringerli alle dimissioni si procede in una delle due Camere ad un voto di sfiducia individuale.

Il potere giudiziario (sia quello inquirente che quello giudicante) è esercitato dalla Magistratura che costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. I magistrati ordinari sono titolari della funzione giurisdizionale (vedi voce giurisdizione), che amministrano in nome del popolo. Il Consiglio Superiore della Magistratura, eletto per 1/3 dal Parlamento in seduta comune e per 2/3 da tutti i magistrati e presieduto di diritto dal Presidente della Repubblica, ha compiti di autogoverno della Magistratura.


Politica dell'Istruzione in Italia

Lo Stato Italiano è il principale finanziatore della scuola. Nel 2006 ha investito poco meno di 47 miliardi d'euro, pari all'82,5% della spesa pubblica in istruzione (fonte: Sistan - Sistema Statistico Nazionale - "LA SCUOLA IN CIFRE 2007” - Ministero della Pubblica Istruzione, 2008). Seguono gli Enti Locali con poco meno di 8 miliardi (13,5%) e le Regioni con circa 2,2 miliardi d'euro (3,9%). Nel 2006 l'intervento pubblico per l'istruzione scolastica è stato di oltre 57 miliardi d'euro con un incremento dell'11% in termini reali rispetto al 2005 (Tav. 1.1.1). L'incidenza complessiva sul PIL si è attestata intorno al 3,8% contro il 3,5% dell'anno precedente (+ 0,3 punti percentuali). Il trend relativo al decennio 1997-2006 indica anch'esso una variazione complessiva di +0,2 punti percentuali della spesa in rapporto al P.I.L., benché, all'interno del periodo, alcuni anni siano stati caratterizzati da significative variazioni di segno negativo (1997, 1998, 2002, 2004). Occorre, richiamare che l'aumento registrato nell'ultimo anno contiene anche gli aumenti retributivi per il personale della scuola relativi al biennio economico 2004-05 (fonte: Sistan - Sistema Statistico Nazionale - "LA SCUOLA IN CIFRE 2007” - Ministero della Pubblica Istruzione, 2008).


Il sistema educativo italiano

La riforma della scuola italiana in atto investe tutto il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione italiano. Uno dei connotati più evidenti del sistema scolastico riformato, in sintonia con la modifica al Titolo V della parte seconda della Costituzione, è rappresentato dalla accentuazione della autonomia delle singole istituzioni scolastiche e dall’introduzione del principio di sussidiarietà e decentramento, con assegnazione alle Regioni di competenze esclusive o concorrenti in materia di istruzione e formazione. L'obbligo formativo (fino a 18 anni) può essere assolto in percorsi (anche integrati) di istruzione e formazione nel sistema di istruzione scolastica e nel sistema della istruzione e formazione professionale.

Il sistema di istruzione scolastica si articola in un primo ciclo, composto da:

  • scuola dell'infanzia, di durata triennale, non obbligatoria;
  • scuola primaria, della durata di cinque anni, obbligatoria;
  • scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni, obbligatoria;

Il ciclo si conclude con un esame finale passando il quale si può accedere al secondo ciclo di studi superiori.

Il secondo ciclo della scuola dell’obbligo è caratterizzato dal diritto-dovere all’istruzione e alla formazione professionale che si prolunga per almeno 12 anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età. Si hanno due tipi di offerte formative: il sistema dei licei ed il sistema dell’istruzione e formazione professionale. Sono due percorsi che concorrono ad un unico profilo in uscita, ma che si differenziano per adeguarsi alle esigenze e al tipo di studio a cui il giovane vuole dedicarsi. Il sistema dei licei previsto con la legge di riforma dell’istituzione è composto dai licei classico, scientifico, linguistico e artistico – ovvero i licei già noti – e dai nuovi licei: economico, musicale e coreutico (educazione alla danza), tecnologico e delle scienze umane. Il sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale è di competenza delle Regioni, sebbene i regolamenti richiesti per la determinazione degli standard minimi formativi e la spendibilità dei titoli professionali, sia nell’ambito nazionale che per il transito dai percorsi formativi a quelli scolastici, vengono stabiliti dal Governo, d’intesa con la Conferenza unificata Stato-Regioni-Città e Autonomie locali. Per questo sono molto diversificati i percorsi di formazione professionale in Italia, per lo più sono collegati alle caratteristiche vocazionali ed economiche territoriali (ad es. turismo).

In Italia, il diploma conseguito al termine del percorso di istruzione e formazione professionale, come pure il superamento del quarto anno di corso liceale, dà diritto di accedere all’Istruzione e formazione tecnica superiore, che è un percorso specialistico, parallelo a quello universitario, finalizzato alla preparazione di quadri di alta competenza tecnica e professionale. Il regolamento prevede anche modalità per facilitare i passaggi da un sistema all’altro, attraverso il riconoscimento dei crediti di istruzione o formazione.


Istruzione superiore

Il sistema per l’alta formazione universitaria in Italia può vantare un primato di ineguagliabile valore intellettuale e storico grazie al fatto che proprio nella città di Bologna fu istituita l'Alma Mater Studiorum, considerata la più antica università del mondo occidentale. Non è nota una data certa di fondazione ed il 1088 è stato scelto convenzionalmente nell'Ottocento da un comitato di storici guidato da Giosuè Carducci, importante poeta e scrittore italiano, per festeggiarne l'ottocentesimo anniversario.

Una data certa è il 1158, quando Re Federico I Hohenstaufen (detto il Barbarossa) promulgò la “Costitutio Habita”, a seguito della quale l'università diventò un luogo in cui la ricerca si sviluppava in modo indipendente da ogni altro potere. La presenza di numerosi studenti stranieri a Bologna condusse alla creazione di associazioni, chiamate appunto "universitates", costituite dagli studenti a tutela dei propri diritti.

Origini di tale levatura garantiscono al sistema universitario italiano solide basi culturali ed un eccezionale radicamento territoriale. Nella struttura sociale nazionale è profondamente sentita l’esigenza della presenza di università prestigiose e di studiosi qualificati. Sebbene la carriera universitaria rappresenti una scelta di grande impegno, sono molti giovani italiani che aspirano alla professione di ricercatore universitario e di accademico.


Le Università in Italia

In Italia sono presenti sia le università degli studi statali sia le università non statali (ovvero, private), legalmente riconosciute ed autorizzate, con provvedimento avente forza di legge, a fregiarsi della denominazione di università o istituto universitario ed a rilasciare titoli accademici relativi all'ordinamento universitario, aventi valore legale identico a quelli rilasciati dalle università statali.

Le università statali in Italia sono 58:

  1. Università degli studi di Bari
  2. Università degli studi della Basilicata
  3. Università degli studi di Bergamo
  4. Alma mater studiorum - Università di Bologna
  5. Università degli studi di Brescia
  6. Università degli studi di Cagliari
  7. Università degli studi della Calabria
  8. Università degli studi di Camerino
  9. Università degli studi di Cassino
  10. Università degli studi di Catania
  11. Università degli studi di Catanzaro "Magna Græcia"
  12. Università degli studi di Chieti e Pescara
  13. Università degli studi di Ferrara
  14. Università degli studi di Firenze
  15. Università degli studi di Foggia
  16. Università degli studi di Genova
  17. Università degli studi dell'Insubria - Varese
  18. Università degli studi dell'Aquila
  19. Università politecnica delle Marche (ex Università degli studi di Ancona)
  20. Università degli studi di Macerata
  21. Università degli studi di Messina
  22. Università degli studi di Milano
  23. Università degli studi di Milano - Bicocca
  24. Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
  25. Università degli studi del Molise
  26. Università degli studi di Napoli "Federico II"
  27. Università degli studi di Napoli "L'Orientale" (già Istituto universitario orientale di Napoli)
  28. Università degli studi di Napoli "Parthenope" (già Istituto universitario Navale)
  29. Seconda Università degli Studi di Napoli
  30. Università degli studi di Padova
  31. Università degli studi di Palermo
  32. Università degli studi di Parma
  33. Università degli studi di Pavia
  34. Università degli studi di Perugia -
  35. Università per stranieri di Perugia
  36. Università degli studi del Piemonte orientale Amedeo Avogadro
  37. Università di Pisa (ex Università degli studi di Pisa)
  38. Università degli studi di Reggio Calabria "Mediterranea"
  39. Università per stranieri di Reggio Calabria "Dante Alighieri"
  40. Università degli studi di Roma "La Sapienza"
  41. Università degli studi di Roma Tor Vergata
  42. Università degli studi Roma Tre
  43. Università del Salento (ex Università degli studi di Lecce)
  44. Università degli studi di Salerno
  45. Università degli studi del Sannio - Benevento
  46. Università degli studi di Sassari
  47. Università degli studi di Siena
  48. Università per stranieri di Siena
  49. Università degli studi di Teramo - Avezzano
  50. Università degli studi di Torino
  51. Università degli studi di Trento - Rovereto
  52. Università degli studi di Trieste
  53. Università degli studi della Tuscia - Viterbo
  54. Università degli studi di Udine
  55. Università degli studi di Urbino "Carlo Bo"
  56. Università Ca' Foscari di Venezia
  57. Università Iuav di Venezia (ex Iuav Università degli studi, già IUAV - Istituto universitario di architettura di Venezia)
  58. Università degli studi di Verona

Le università non statali in Italia sono numerose e possono essere suddivise tra università private e università a natura mista, ovvero non statali ma con natura pubblica, in quanto promosse da enti territoriali (regioni, province, comuni) o da fondazioni, consorzi o enti che sono la loro diretta emanazione.

Università non statali promosse da enti pubblici:

  1. Libera università degli studi non statale legalmente riconosciuta della Sicilia centrale Kore
  2. Libera università di Bolzano
  3. Università della Valle d'Aosta

Università non statali promosse da soggetti privati:

  1. Libera università degli studi San Pio V - Roma
  2. Libera università di lingue & comunicazione Iulm (già IULM - Istituto universitario di lingue moderne) - Milano, Feltre
  3. LUISS - Libera università internazionale degli studi sociali "Guido Carli" - Roma
  4. LUM - Libera università mediterranea "Jean Monnet" - Casamassima
  5. LUMSA - Libera università Maria SS. Assunta (già Istituto universitario Maria Ss. Assunta) - Roma, Gubbio, Mussomeli, Palermo, Taranto
  6. Università Carlo Cattaneo LIUC (ex Libero istituto universitario "Carlo Cattaneo" - LIUC) - Castellanza
  7. Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano, Roma, Brescia, Campobasso, Piacenza, Cremona,
  8. Università Campus bio-medico di Roma - Roma
  9. Università Commerciale Luigi Bocconi - Milano
  10. Università degli studi Suor Orsola Benincasa (ex Istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli, già Istituto universitario di magistero pareggiato femminile "Suor Orsola Benincasa") - Napoli, Pomigliano d'Arco, Salerno
  11. Università di Scienze Gastronomiche Bra, Colorno
  12. Università Vita-Salute San Raffaele - Milano, Cesano Maderno
  13. Università Europea di Roma


Riforma dell'Istruzione Superiore

Nella storia recente dell’Italia il sistema universitario è stato al centro di importanti riforme iniziate già con l’avvento della Repubblica nel primo dopoguerra, quando venne riformato il rigido ordinamento imposto dal fascismo e sancito il diritto all'autonomia universitaria garantito dall'art. 33 della Costituzione (pubblicata il 27 dicembre 1947), nel quale è riconosciuto alle istituzioni di alta cultura, università e accademie, il diritto di darsi ordinamenti autonomi. Una seconda importante fase di riforme per l’organizzazione delle università italiane si è svolta agli inizi degli anni ’60 con il progetto di riforma Maranini-Miglio, attuata nel 1969 ed il cui assetto organizzativo è rimasto per lo più invariato fino al nuovo ciclo di riforme avviatosi agli inizi degli anni ’90 e proseguito a cavallo del nuovo millennio.

La fase di rinnovamento dei primi anni ’90 rappresenta un vero e proprio spartiacque tra il sistema universitario conosciuto fino a quel momento e gli sviluppi prodotti con l’apertura ai nuovi sistemi multimediali per l’alta formazione universitaria. Con la Legge n.341 del 19 novembre 1990, è stata realizzata la "Riforma degli ordinamenti didattici universitari”, attraverso la quale sono state avviate importanti innovazioni per quanto riguarda le autonomie didattiche degli ateneo, il corpo docente e di ricerca, il tutoraggio ed i Settori scientifico-disciplinari. In particolare, ad avere un forte impatto sul sistema universitario è l'art. 11, comma terzo della legge n. 341, che recita:

Nell'ambito del piano di sviluppo dell'università, tenuto anche conto delle proposte delle università, deliberate dagli organi competenti, può essere previsto il sostegno finanziario ad iniziative di istruzione universitaria a distanza attuate dalle università anche in forma consortile con il concorso di altri enti pubblici e privati, nonchè a programmi e a strutture nazionali di ricerca relativi al medesimo settore. Tali strutture possono essere costituite con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro del tesoro.

I consorzi tra le università tradizionali e le aziende rendono possibile la costruzione di un sistema di insegnamento a distanza incardinato nelle modalità didattiche proprie delle università tradizionali, permettendo di:

  • far coincidere i luoghi dove si elabora il sapere attraverso la ricerca con quelli dove lo si trasmette attraverso l'insegnamento, cioè l'Università, rispondendo con successo ai bisogni qualitativi di formazione;
  • potenziare le offerte formative;
  • incrementare la produttività didattica;
  • apportare un supporto determinante ai corsi di diploma e di laurea di più elevata concentrazione di studenti e ai corsi di nuova istituzione;
  • avvicinare di più il mondo della formazione al mondo produttivo, attivando rapporti di collaborazione tanto in fase di definizione quanto in fase di attuazione dei corsi ed intrecciando teoria e pratica. In altri termini si possono più direttamente collegare formatori e utilizzatori, per rispondere al bisogno strategicamente importante della qualificazione continua delle risorse umane.

Il Consorzio, fornendo esperienze di diverse università sul territorio nazionale permette una selezione di qualità sia del corpo docente che delle tematiche e dei contenuti della formazione, perché può operare la scelta su un numero più vasto e diversificato di quanto potrà mai essere fatto da una singola università o da consorzi locali o regionali. Inoltre i Consorzi possono nascere anche a livello europeo ed internazionale e grazie all'estensione delle reti telematiche e delle nuove tecnologie le migliori università possono offrire a tutti, in modo aperto e democratico, insegnamenti dei più grandi scienziati, intellettuali e maestri del mondo. Si costruisce in modo virtuale il modello di università che ha permesso la nascita della cultura europea: l'università medievale. Nelle università medioevali gli ordini degli studi erano comuni, gli studenti non appartenevano ad una sola università, ma potevano frequentare i corsi di tutte le università allora esistenti; per ascoltare le lezioni dei migliori maestri peregrinavano da una sede all'altra affrontando estenuanti viaggi a piedi o a cavallo per seguire un corso di diritto all'università di Bologna o un corso di teologia all'università di Parigi dove insegnava uno dei maestri più amati dagli studenti di allora, San Tommaso. Anche i maestri peregrinavano da una sede all'altra, furono infatti detti i "Chierici vaganti"; i migliori, poi, venivano contesi dalle università di allora, perchè la loro presenza portava prestigio e potere, ma soprattutto portava masse di studenti e di giovani.

Oggi lo spostamento fisico di docenti e studenti può essere sostituito virtualmente con le nuove tecnologie che consentono la mobilitazione delle idee. Lo studente può, quindi, ascoltare le lezioni dei più famosi maestri del mondo seduto in poltrona da casa sua. l'università virtuale può permettere l'interazione tra docenti e studenti delle diverse università del mondo, può globalizzare la cultura ed il sapere e può realmente dare in tempi rapidi una risposta adeguata ai bisogni reali di internazionalizzazione dei sistemi formativi universitari per preparare professioni utili ai nuovi sistemi produttivi, caratterizzati anche da fenomeni di internazionalizzazione e di integrazione dei mercati.

Verso la fine degli anni '90, un forte impulso alla trasformazione dell'università in "senso europeo" viene dato dalla riforma che introduce l'autonomia degli atenei. Si tratta della Legge n. 127 15 maggio 1997, attuata con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica n. 509 del 3 novembre 1999, attraverso la quale sono stati rimodellati i corsi di studio con l’introduzione della cosiddetta formula del “3+2”, basata sul modello angloamericano. L'obiettivo era di armonizzare tra loro i sistemi formativi europei attraverso trattati intergovernativi riguardanti l'equiparazione dei cicli universitari nel “3+2”, obiettivo siglato con l'accordo di Sorbona del 1998 tra Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna, e con l’accordo di Bologna del 1999 con gli altri stati membri e paesi satelliti.

In Italia, questa importante riforma è stata implementata con l’anno accademico 2000/2001. Essa prevede una divisione dei Corsi universitari in tre cicli:

I. Primo Ciclo

E' costituito dai Corsi di Laurea (CL) e dai Corsi di Master Universitario di 1° livello (CMU1). I Corsi di Laurea hanno l'obiettivo di assicurare agli studenti sia un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali che l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Requisito minimo per l'accesso è il diploma di scuola secondaria superiore, o un titolo straniero comparabile; l'ammissione può essere subordinata alla verifica di ulteriori condizioni. I CL hanno durata triennale. Per conseguire la Laurea lo studente deve aver acquisito 180 crediti. I CMU1 sono corsi di perfezionamento scientifico o di alta formazione permanente e ricorrente a cui si accede con una Laurea o un titolo straniero comparabile; l'ammissione può essere subordinata al possesso di ulteriori requisiti. La durata è minimo annuale; per il conseguimento del titolo di Master Universitario di 1° livello è necessario aver maturato almeno 60 crediti.

II. Secondo Ciclo

Gli studi di 2° ciclo comprendono 1) Corsi di Laurea Magistrale (CLM); 2) Corsi di specializzazione di 1° livello (CS1); 3) Corsi di Master Universitario di 2 ° livello (CMU2). L'obiettivo dei CLM consiste nel fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici. L'accesso ai CLM è subordinato al possesso della Laurea o di un titolo straniero comparabile; gli studi hanno durata biennale; la Laurea Specialistica è rilasciata agli studenti che abbiano maturato un totale di 300 crediti, compresi quelli conseguiti con Laurea e riconosciuti validi per la Laurea Specialistica (massimo 180). Per poter conseguire la laurea specialistica è inoltre necessaria l'elaborazione di una tesi originale. Un numero ristretto di CLS, regolati da direttive dell'UE (CLS in Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria, Odontoiatria e Protesi dentaria, Farmacia, Architettura), hanno come requisito di accesso il diploma di scuola secondaria superiore e una prova di ammissione; la durata degli studi è di 5 anni (6 per Medicina e Chirurgia). I CS1 hanno l'obiettivo di fornire conoscenze e abilità per l'esercizio di attività professionali di alta qualificazione; possono essere istituiti solo in applicazione di specifiche leggi italiane o di direttive dell'UE. Vi si accede con la Laurea o con un titolo straniero comparabile; l'ammissione è subordinata al superamento di un concorso; per il conseguimento del DS1 è necessario aver maturato fra i 300 e i 360 crediti, compresi quelli ottenuti con la Laurea e ritenuti validi per il CS1. La durata di un CS1 è pertanto compresa fra i 2 e i 3 anni. I CMU2 sono corsi di perfezionamento scientifico o di alta formazione permanente e ricorrente a cui si accede con una Laurea Specialistica o un titolo straniero comparabile; l'ammissione può essere subordinata al possesso di ulteriori requisiti. La durata è minimo annuale; per il conseguimento del titolo di Master Universitario di 2° livello è necessario aver maturato almeno 60 crediti.

III. Terzo Ciclo

Gli studi di 3° ciclo comprendono: 1) Corsi di Dottorato di Ricerca (CDR); 2) Corsi di Specializzazione di 2° livello (CS2); 3) Corsi di Master Universitario di 2° livello (CMU2). Obiettivo dei CDR è l'acquisizione di una corretta metodologia della ricerca scientifica o di professionalità di elevatissimo livello; possono prevedere metodologie didattiche specifiche, quali l'utilizzo delle nuove tecnologie, periodi di studio all'estero, stages in laboratori di ricerca. Per il conseguimento del DR è necessaria l'elaborazione di una tesi originale di ricerca. Vi si accede con una Laurea Specialistica o un titolo straniero comparabile; l'ammissione è subordinata al superamento di un concorso; la durata minima è di 3 anni; al termine viene conferito il Dottorato di Ricerca. I CS2 hanno l'obiettivo di fornire conoscenze e abilità per l'esercizio di attività professionali di alta qualificazione; possono essere istituiti solo in applicazione di specifiche leggi italiane o di direttive dell'UE. Per accedervi si richiede una Laurea Specialistica o un titolo straniero comparabile; l'ammissione è subordinata al superamento di un concorso; la durata è di norma di 1 anno, tranne che per i CS2 di Medicina, la cui durata giunge fino ad un massimo di 5 anni.


Il Processo di Bologna

Il processo di Bologna del 1999 rappresenta una fase importante del percorso di armonizzazione dei sistemi di istruzione superiore a livello europeo. Gli obiettivi della Dichiarazione di Bologna sono, in breve:

  • la creazione di un'Area Europea dell'Istruzione Superiore
  • la promozione nel mondo del sistema di istruzione superiore europeo
  • l'armonizzazione dei sistemi universitari europei

Il Processo di Bologna è un processo di riforma a carattere europeo che si propone di realizzare entro il 2010 uno Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Vi partecipano al momento 45 paesi europei, con il sostegno di alcune organizzazioni internazionali. Si tratta di un grande sforzo di convergenza dei sistemi universitari dei paesi partecipanti che sta coinvolgendo direttamente tutte le istituzioni europee e le loro componenti. L'obiettivo perseguito è che nel 2010 i sistemi di istruzione superiore dei paesi europei e le singole istituzioni siano organizzati in maniera tale da garantire:

  • la trasparenza e leggibilità dei percorsi formativi e dei titoli di studio
  • la possibilità concreta per studenti e laureati di proseguire agevolmente gli studi o trovare un'occupazione in un altro paese europeo
  • una maggiore capacità di attrazione dell'istruzione superiore europea nei confronti di cittadini di paesi extra europei
  • l'offerta di un'ampia base di conoscenze di alta qualità per assicurare lo sviluppo economico e sociale dell'Europa

Il Processo non si basa su un trattato internazionale a carattere vincolante per i governi dei vari paesi. Sebbene i ministri responsabili hanno sottoscritto documenti di vario tipo, ciascun paese - e la sua comunità accademica - aderisce liberamente e volontariamente ai principi concordati, sollecitato soltanto dal desiderio di realizzare un obiettivo comune. Inoltre, il processo non si propone la uniformazione dei sistemi di istruzione europei, ma persegue il mantenimento della loro diversità, sia pur all'interno di una cornice comune; e si impegna a costruire ponti tra paesi e sistemi di istruzione diversi, mantenendone al contempo la specificità. A livello nazionale il Processo vede il coinvolgimento del governo, della Conferenza dei Rettori e delle Organizzazioni studentesche. Sono state adottate le principali modalità di allineamento quali: il sistema di crediti didattici - sul modello dell'ECTS, il sistema a due cicli e l'accertamento della qualità.


Quality assurance

In Italia è previsto che in ogni Università sia istituito un Sistema di Valutazione Interno per quanto riguarda il sistema di gestione amministrativa, le attività di ricerca e didattica, gli interventi a supporto del Diritto allo Studio. Le azioni di valutazione degli atenei e delle università sono realizzati dal Comitato di Valutazione dell’Università, al quale viene garantita autonomia operativa ed il diritto di accedere a tutte le informazioni necessitate.

Al fine di valutare ed assicurare un’alta qualità del sistema universitario italiano, è stato istituito ai sensi della Legge n. 370/1999, il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario. Tale Comitato è un organo istituzionale del Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica con il compito di: fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime.

Il Comitato è un organo indipendente che interagisce autonomamente con le università e il Ministero. Per questo dispone di una segreteria tecnico - amministrativa, di un apposito capitolo di spesa nel bilancio del Ministero e può affidare a gruppi di esperti, enti o società specializzate lo svolgimento di ricerche e studi.


Country's HEIs in the information society

(Tratto dall’articolo “L’Università per il Nuovo Mercato del Sapere”, di Maria Amata Garito, ITU TELECOM AMERICA 2000, Rio de Janeiro, 2000)

Le nuove tecnologie della comunicazione allargano enormemente l’accesso alla conoscenza. Le reti telematiche, la televisione satellitare, Internet, la realtà virtuale modificano i processi di comunicazione del sapere e quelli della loro acquisizione. Si creano canali capillari di diffusione che offrono nuove e inedite possibilità di una piena democratizzazione dell’accesso alla formazione e all’istruzione. E non a caso per caratterizzare queste potenzialità si parla del passaggio da una società dell’informazione ad una società cognitiva. È una rivoluzione sociale e culturale quella che stiamo vivendo ed essa rimette in discussione i modelli istituzionali e tradizionali della scuola e dell’università. Infatti, i corsi di formazione che sono oggi disponibili grazie alle nuove tecnologie, permettono l’acquisizione di conoscenze e di competenze anche fuori dalle strutture educative e formative tradizionali:ognuno può apprendere attraverso le reti telematiche. Le istituzioni formative di fronte ai processi di cambiamento che caratterizzano e caratterizzeranno sempre più questa fase di trasformazione devono: innovare costantemente i contenuti delle discipline;-riorganizzare i curricula;- individuare nuove direzioni di sviluppo legate alle specificità di un mercato del lavoro flessibile ed internazionale. Concentrando l’attenzione a livello universitario ,si può affermare che emerge l’esigenza di una nuova funzione per l’istituzione universitaria, quella della formazione continua e quindi degli strumenti e dei meccanismi per espletarla.

Oggi ciò che spinge il singolo a iscriversi a corsi di formazione continua di livello superiore non è più, come accadde nel dopoguerra, il desiderio di inserirsi nel sistema produttivo al livello più elevato. Oggi, la motivazione risiede nella possibilità di acquisire in modo rapido una competenza specialistica che consenta di rimanere nel sistema che si ristruttura e trovarvi una nuova collocazione. Ciò significa che l’università deve essere in grado di trasmettere delle conoscenze “just in time”, a flusso continuo, cosa per cui non è stata concepita. A questi mutamenti sui contenuti si accompagna la necessità di rivedere modelli e metodi dell’insegnamento e dell’apprendimento per la modificazione profonda che le nuove tecnologie inducono nei nuovi modi di trasmissione delle conoscenze. In questo contesto, l’università, istituzione che ha soddisfatto per anni i bisogni di formazione avanzata, deve dunque, se vuole avere un ruolo adeguato alla sua tradizione e alla sua potenzialità nello sviluppo culturale e sociale, individuare nuove strategie che le consentano di rispondere ai nuovi bisogni e di raggiungere nuove utenze. Se l’università non affronta questa nuova sfida rischia di fare con l’insegnamento un percorso simile a quello fatto con la ricerca. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, infatti, la maggior parte delle università europee ha perso il ruolo principale di sede di produzione del sapere. La ricerca finalizzata e applicata si è sviluppata principalmente nelle istituzioni pubbliche di ricerca e all’interno di grandi apparati industriali dotati di importanti laboratori, spesso finanziati dai governi nazionali, dove si sono attuate ricerche orientate allo sviluppo di prodotti rispondenti alla logica del mercato. Le conseguenze negative di questo processo sono in alcuni casi evidenti. Ritornando alla formazione, bisogna constatare che oggi ci sono molte agenzie esterne all’università che hanno attivato strutture di formazione avanzata e hanno organizzato propri sistemi di insegnamento a distanza basati sull’utilizzazione delle nuove tecnologie didattiche. L’analisi dei contenuti e dei modelli psicopedagogici di questi corsi di formazione mettono però in evidenza che in molti casi, gli interventi formativi non sono orientati a sviluppare conoscenze e competenze in modo critico e problematico.

Si profila di conseguenza all’interno della società dell’informazione, lo sviluppo di un sistema educativo e formativo allargato e aperto che presenta notevoli potenzialità, ma anche forti rischi. Per quanto riguarda le strutture educative tradizionali , in assenza di un profondo rinnovamento vi è il rischio di una progressiva decadenza. In questo contesto, se le università vogliono mantenere un ruolo centrale nella trasmissione delle conoscenze è necessario che:

  • identifichino nuove politiche di intervento per dare risposte adeguate ai bisogni di formazione attraverso una crescita della flessibilità;
  • ridefiniscano le loro funzioni per inserirsi nel nuovo contesto e nel nuovo ambiente della società dell'informazione;
  • modifichino il ruolo professionale dei docenti;
  • si confrontino con fenomeni di iniziative parallele e separate che attualmente si sono sviluppati e che stanno sviluppandosi.

In altre parole, nelle università si dovrebbe innescare un meccanismo di trasferimento dell’innovazione analogo per impegno e spessore a quello che si adotta quando si introducono nuove tecnologie in un’azienda e che portano ad un cambiamento della struttura, del processo produttivo e delle professionalità. I modelli della produzione industriale si sono tutti evoluti in nuovi modelli flessibili, in conseguenza dell’inserimento delle nuove tecnologie. Una analoga evoluzione dovrebbe verificarsi per il sistema formativo; si dovrebbe abbandonare la suddivisione rigida nei percorsi formativi per aprire la strada ad un sistema di formazione aperto e flessibile.

È una sfida che tutte le istituzioni formative devono affrontare. L'università può rispondere a questa sfida con successo grazie alla peculiarità che le è propria: essendo allo stesso tempo la sede naturale della ricerca e dell'insegnamento può giocare un ruolo importante sia per definire, attraverso la ricerca, i nuovi mezzi ed i nuovi modi per comunicare il sapere utilizzando tutte le nuove tecnologie informatiche e telematiche, sia per attivare nuovi processi di insegnamento e apprendimento flessibili e diversificati. E ciò può farlo garantendo qualità e libertà di tutto il processo formativo, grazie alla forza dei valori della sua tradizione e alla sua autonomia.

Nel quadro che si è delineato si collocano le trasformazioni che stanno maturando e le esperienze che si stanno sviluppando per la costruzione di nuovi modelli. Ciò avviene sia all’interno di singole università, sia attraverso programmi cooperativi tra diverse università. In questo secondo caso si dispone di uno spettro di potenzialità più ampie per progettare e realizzare innovazioni, a cominciare dal fatto stesso di coinvolgere più università in un comune progetto.


Information society strategy

In Italia, come anticipato nei precedenti paragrafi, a seguito dell'approvazione della legge 341/1990 sul riordino degli ordinamenti didattici universitari (autonomia universitaria), sono stati costituiti consorzi pubblico-privati per l'istruzione universitaria a distanza. A seguito di tale legge, nell’aprile del 2003 è stato emanato il decreto “Moratti Stanca” concernente "i criteri e le procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle università statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici.

Questo provvedimento, comunemente chiamato Decreto Moratti-Stanca perché è stato emanato di concerto dell’allora ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, con l’allora ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, dà concreta attuazione all’istituzione di università telematiche autorizzate a rilasciare titoli accademici.

In Italia i corsi di studio a distanza sono istituiti e attivati dalle università statali e non statali ed utilizzano le tecnologie informatiche e telematiche in conformità alle prescrizioni tecniche indicate nello stesso decreto Moratti-Stanca. Queste università devono essere organizzate “con le più moderne tecnologie informatiche e telematiche, e sono finalizzati al rilascio di titoli accademici previsti dalla normativa vigente. I titoli accademici possono "essere rilasciati da istituzioni universitarie promosse da soggetti pubblici e privati e riconosciute secondo i criteri e le procedure previste dal decreto. Specifiche norme sono previste per l'accreditamento dei corsi di studio. In particolare, sono previsti una Carta dei servizi che prevede la metodologia didattica e la stipula di un apposito contratto con lo studente. I corsi di studio a distanza sono caratterizzati, come recita il decreto: "dall'utilizzo della connessione in rete per la fruizione dei materiali didattici e lo sviluppo di attività formative basate sull'interattività con i docenti-tutor e con gli altri studenti, dall'impiego del personal computer, dal monitoraggio continuo del livello di apprendimento con criteri selettivi e severi previsti per assicurare la qualità dei corsi e la serietà dell'offerta didattica […] "L'organizzazione didattica dei corsi di studio a distanza valorizza al massimo le potenzialità dell'Information & Communication Technology (ICT), in particolare la multimedialità e l'interattività, in modo da favorire percorsi di studio personalizzati e di ottimizzare l'apprendimento.

Dal 16 aprile 2003 anche in Italia ci si può laureare a distanza, mediante l’uso delle più avanzate teconologie multimediali ed informatiche applicate all'e-learning. Diverse sono le motivazioni che i ministri Moratti e Stanca hanno addotto a sostegno del decreto:

  1. l'università a distanza consente di estendere l'insegnamento universitario all'intero arco di vita (life long learning) raggiungendo anche fasce di popolazione che per diversi motivi sono impossibilitate ad accedere alla formazione universitaria, quali ad esempio gli studenti-lavoratori, gli anziani, i malati e i soggetti deboli ed emarginati.
  2. questo provvedimento permette di realizzare una Università italiana nel mondo in grado di valorizzare la cultura e le specificità nazionali.
  3. l'e-learning è strumento utile per rafforzare i legami tra l'università ed il mondo del lavoro favorendo la partecipazione di privati, utilizzando le esperienze delle scuole di management aziendale, riqualificando i lavoratori con l'utilizzo di nuovi strumenti di formazione.
  4. con l'innovazione tecnologica è possibile abbassare drasticamente i costi necessari per il conseguimento della laurea rendendo così l'università veramente accessibile a moltissime persone.

Virtual initiatives in HE

La condizione venutasi a determinare in Italia è comprensibile se si tiene nella dovuta considerazione la storia recente delle iniziative di alta formazione a distanza e l’esperienza di rinnovamento vissuta già nei primi anni ’90 con la Legge n.341/1990. La "Riforma degli ordinamenti didattici universitari” avviatasi generò l’avvento di nuovi sistemi multimediali per l’alta formazione universitaria di cui solamente il Consorzio NETTUNO, presso il quale si sono iscritti oltre 12.000 studenti, è risultato essere in grado di tesorizzarne i dettami. Con il Decreto Moratti-Stanca dell’aprile 2003, di cui si è riferito nel precedente paragrafo, è stato stabilito che il Ministro dell'Università può, con suo decreto, riconoscere l’istituzione di nuove università telematiche. A partire dal 2004 ne sono state riconosciute 11 in totale. Questo percorso intrapreso dal legislatore italiano è stato proficuo di iniziative, sebbene non tutte siano risultate all’altezza dell’impresa. Infatti, non tutte le università telematiche riconosciute con decreto ministeriale, sono riuscite ad attivare proposte di formazione a distanza adeguate agli standard nazionali.

Appare necessario rilevare che, tra le università telematiche ufficialmente riconosciute, poche sono quelle che operano in maniera completa e soddisfacente. Inoltre, il percorso di attivazione definitiva di tutte le università telematiche riconosciute non è ancora terminato. Infatti, è previsto per legge che tutte le università telematiche siano sottoposte ad una valutazione straordinaria da parte del Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario. Al termine del terzo anno accademico di attività e successivamente al quinto anno, il Comitato deve effettuare una valutazione dei risultati conseguiti dall’università telematica, anche sulla base dei rapporti annuali del Nucleo di valutazione di Ateneo. La verifica riguarda anche i requisiti di idoneità delle infrastrutture informatiche e telematiche delle università telematiche (caratteristiche reali della piattaforma informatica per l’e-learning e sua capacità di erogare effettivamente quanto previsto nella Carta dei servizi; presenza di risorse adeguate per la manutenzione e l’aggiornamento del sistema nel tempo; coerenza tra il dimensionamento delle risorse informatiche e quello dell’utenza esistente; ecc).

Le verifiche da parte del Comitato Nazionale rappresentano un momento importante che può comportare addirittura la revoca del riconoscimento con conseguente chiusura dell’università telematica. Anche per questo motivo, non è possibile stabilire con certezza quali università telematiche resteranno nel panorama italiano da qui a pochi anni. Attualmente, le università telematiche riconosciute con Decreto Ministeriale sono:

  1. Università Telematica Internazionale UNINETTUNO - istituita con Decreto Ministeriale del 15 aprile 2005;
  2. Università telematica TEL.M.A. - istituita con Decreto Ministeriale del 7 maggio 2004;
  3. Università telematica e-Campus - istituita con Decreto Ministeriale del 30 gennaio 2006;
  4. Università telematica Pegaso – istituita con Decreto Ministeriale del 20 aprile 2006;
  5. Università telematica Leonardo da Vinci - istituita con Decreto Ministeriale del 16 novembre 2004;
  6. Università telematica Marconi - istituita con Decreto Ministeriale del 1 marzo 2004;
  7. Università telematica Giustino Fortunato - istituita con Decreto Ministeriale del 13 aprile 2006;
  8. Università telematica delle scienze umane UniSu - istituita con Decreto Ministeriale del 10 maggio 2006;
  9. Università telematica internazionale Unitel - istituita con Decreto Ministeriale del 8 maggio 2006;
  10. Università Telematica Universitas Mercatorum - istituita con Decreto Ministeriale del 17 maggio 2006;
  11. Università Telematica “Italian University Line” - istituita con Decreto Ministeriale del 2 dicembre 2005.

Principali iniziative di e-learning in Italia

In Italia sussiste una condizione atipica rispetto a qualsiasi altro paese, tale per cui è venuta a configurarsi una sostanziale preminenza scientifica e di contenuti didattici del Sistema NETTUNO rispetto alle altre università telematiche di recente creazione. Ne consegue che in Italia le principali iniziative di e-learning realmente operanti con alti standard di formazione a distanza, sono sostanzialmente due: il Consorzio NETTUNO e l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO – U.T.I.U.. Il Consorzio NETTUNO è stato creato nel 1992 in attuazione dell’articolo 11 della Legge n.341 del 19 novembre 1990, la "Riforma degli ordinamenti didattici universitari”. Nascendo in forma di associazione senza fini di lucro, promossa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Consorzio NETTUNO ha unito Università ed aziende per la realizzazione di Corsi Universitari a Distanza. Da quel momento in poi, il sistema dell’università italiana non sarebbe stato più la stesso. Con il modello NETTUNO i luoghi dell'insegnamento non sono più solo le aule universitarie ma anche spazi diversi reali e virtuali: case private, posti di lavoro, centri di studio; chiunque senza limiti di spazio di tempo, in modo realmente democratico può frequentare l'università. La risposta da parte degli studenti è stata immediata e superiore alle attese, così come l’adesione da parte dei più prestigiosi docenti universitari italiani e stranieri che hanno prestato la propria opera registrando videolezioni di grande valore accademico e didattico. Il successo del Consorzio NETTUNO è stato ed è nella qualità dell’alta formazione universitaria offerta e, soprattutto, nel Modello Psicopedagogico e Didattico impiegato per la produzione di tutte le videolezioni. Tale Modello, originato attraverso le ricerche della Prof. Maria Amata Garito, professore ordinario di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento nella Facoltà di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Dall’esperienza del Consorzio NETTUNO è nata l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO - UTIU, con decreto ministeriale del 15 APRILE 2005, logico e naturale proseguimento dell’uso delle information tecnologies nel campo della formazione a distanza. Come appare chiaro, l’UTIU beneficia del know-how acquisito in oltre 15 anni di pratica nell’ambito del Consorzio NETTUNO. Fermo restando tale condizione, di seguito sono presentate quelle che possono essere considerate le principali iniziative italiane di e-learning:

  1. Consorzio NETTUNO
  2. Università Telematica Internazionale UNINETTUNO
  3. Università Pegaso
  4. Università Marconi
  5. Università e-Campus


1. Consorzio NETTUNO

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Il Consorzio NETTUNO nasce nel 1992 costituito da 3 università e 5 aziende, in ottemperanza alla legge sugli ordinamenti didattici universitari del 19 novembre 1990 n. 341, grazie alla quale l'università a distanza in Italia può contare su un quadro di riferimento istituzionale. La legge offre la possibilità alle università di sviluppare un nuovo modello formativo caratterizzato sia dall'istituzione del diploma di primo livello universitario, che dall'arricchimento delle modalità dei processi formativi. Infatti, l'articolo 11 comma 3 prevede l'insegnamento a distanza tra le modalità didattiche proprie delle università.

Il modello proposto dalla legislazione italiana è basato sull'idea che l'insegnamento a distanza debba incardinarsi nelle funzioni proprie di ciascuna università, con l'obiettivo di potenziarne l'offerta di istruzione superiore in un quadro ispirato dall'autonomia e aperto alla flessibilità delle iniziative. La scelta è motivata dalla convinzione che l'università, istituzione fondamentale per la formazione avanzata, possa essere messa in grado di giocare ancora un ruolo determinante anche rispetto ai nuovi bisogni formativi ed al nuovo ambiente in cui essi sono chiamati a svilupparsi.

Il Consorzio NETTUNO, come modello organizzativo e strutturale, ha adottato l'istituzione di un consorzio tra università tradizionali ed aziende e, come sistema di insegnamento-apprendimento, si è basato sull'utilizzazione massiccia delle tecnologie della comunicazione già mature e disponibili sul mercato a costi bassi.

Il Consorzio è nato nel 1992 ed era costituito da 3 università e 5 aziende. In solo tre anni si è passati da 3 a 24 università: Politecnico di Bari, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e le Università di l'Aquila, Bologna, Camerino, Cassino, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Modena, Napoli "Federico II", la Seconda Università di Napoli, Padova, Parma, Pisa, Roma Tor Vergata, Salerno, Siena, Torino, Trento, Trieste, Viterbo "La Tuscia" e come aziende: la Telecom Italia, l'IRI, la RAI, la CONFINDUSTRIA e ben 11 Poli Tecnologici.

Gli obiettivi generali del Consorzio sono:

  • creare uno spazio per l'istruzione e la formazione con caratteristiche di alta qualità e di grande capacità di innovazione, nei contenuti e nei metodi;
  • offrire un servizio formativo che rimuova all'utenza i vincoli di tempo e di luogo e favorisca l'accesso e la partecipazione sia individuale che di gruppo;
  • utilizzare le superautostrade di telecomunicazione, costruite attraverso i satelliti, le TV via cavo, le reti informatiche e telematiche e prodotti multimediali e ipermediali, per attivare nuovi legami tra università e industria e nuovi processi di insegnamento apprendimento o nuovi sistemi di valutazione.
  • adoperare le tecnologie come strumenti per stimolare la creazione di nuovi prodotti di formazione, nuovi modelli istituzionali di insegnamento a distanza e nuovi modelli di comunicazione e di interazione tra soggetti di culture diverse;
  • attivare programmi di ricerca che consentano di individuare metodologie appropriate anche al fine di utilizzare nel modo più soddisfacente le risorse offerte da una tecnologia in rapida evoluzione.

In particolare il Consorzio NETTUNO si pone l'obiettivo di realizzare un modello di insegnamento a distanza che invalidi i concetti di produzione di massa e di industrializzazione del processo formativo e valorizzi il concetto di offrire pari opportunità di formazione a tutte le diverse tipologie di studenti. L'intervento formativo è caratterizzato dalla qualità dell'insegnamento attuato dai migliori docenti universitari, completamente responsabili del processo insegnamento-apprendimento a distanza dato che l'insegnamento a distanza è di fatto incardinato fra le funzioni istituzionali delle università tradizionali. Gli studenti a distanza si iscrivono allo stesso corso, seguono, in linea generale, lo stesso programma, sono assistiti dagli stessi insegnanti, sostengono gli stessi esami e ottengono lo stesso titolo degli studenti faccia a faccia. È lo stesso corpo docente che divide normalmente il suo tempo tra studenti interni ed esterni. Per gli studenti a distanza i docenti universitari adempiono a tutte le funzioni previste per gli studenti regolari più altre ancora specifiche della funzione di insegnante a distanza. È compito del docente a distanza la progettazione e preparazione delle lezioni da svolgere in video e la preparazione di materiali di supporto alle lezioni video, come testi e software, risposte ai quesiti posti dagli studenti a distanza, esercitazioni svolte sia faccia a faccia sia in via telematica usando le reti ISDN e collegamento con INTERNET, valutazioni ed esami finali. Tutte queste attività vengono coordinate fra docenti non di una sola università, ma di tutte le università consorziate. Questo è sicuramente l'elemento più innovativo, in quanto consente di coinvolgere i docenti maggiormente disposti all'innovazione e i docenti migliori, in un progetto didattico collegiale. Dal punto di vista organizzativo e strutturale, il progetto su cui si basa il Consorzio NETTUNO è articolato in strutture, che anno per anno stanno evolvendo il loro modello e la loro organizzazione. Queste strutture sono: il Centro Nazionale, i Poli Tecnologici, le Stazioni di Lavoro "a Domicilio", i Centri Tecnologici Universitari e le Università Erogatrici.

Oltre che agli studenti singoli, i corsi a distanza sono diretti al personale delle imprese, in particolare, da quelle operanti nei campi delle telecomunicazioni, dell'informatica, dell'elettronica di consumo, che siano geograficamente vicine alle sedi delle università consorziate. Le aziende hanno così la possibilità non solo di far fronte alle esigenze formative e/o di aggiornamento del personale, ma anche di offrire ai propri dipendenti l'opportunità di proseguire gli studi universitari per conseguire un titolo accademico che potrà essere utilizzato anche ai fini dell'avanzamento di carriera. Le aziende possono allestire, nella propria sede o in zone vicine, uno spazio attrezzato per la ricezione, la videoregistrazione, l'archiviazione e la consultazione dei corsi teledistribuiti, dotandole, inoltre, di postazioni informatico/telematiche per comunicare con le università ed i Poli Tecnologici. Attualmente sono già attivati tre Poli Tecnologici all'interno delle seguenti aziende: ALENIA di Napoli, ILVA di Taranto, IVECO di Torino.


Risultati qualitativi raggiunti

La storia del Consorzio NETTUNO è coronata di successi riscontrabili innanzi tutto attraverso i numeri che dal 1993 ad oggi, dimostrano come il Consorzio sia cresciuto nell’interesse delle persone, aumentando gli iscritti, nell’interesse dello sviluppo dei territori, aprendo nuovi Poli Tecnologici, nell’interesse della formazione a distanza, aumentando il numero di lezioni video registrate e le tecnologie usate per la divulgazione. Gli obiettivi significativi raggiunti sul piano qualitativo si possono così sintetizzare:

  • Valorizzazione del patrimonio culturale e scientifico presente nelle Università Italiane;
  • Qualificazione della didattica determinata dalla sperimentazione di nuovi linguaggi e di nuove tecnologie, con la conseguente positiva ricaduta anche nelle attività didattiche tradizionali svolta dai docenti nelle loro sedi accademiche;
  • Selezione dei docenti per cooptazione, basata su meriti scientifici e accademici;
  • Innovazione prodotta all’interno delle Università tradizionali da strutture come i Poli Tecnologici e da metodologie e tecnologie didattiche messe a disposizione dei docenti e degli studenti. Inoltre l’attività didattica svolta nei Poli Tecnologici all’interno delle Università tradizionali consente il pieno rispetto dell’autonomia degli Atenei, che pur accettando l’erogazione dei corsi a distanza di livello nazionale, hanno la possibilità di personalizzare anche l’offerta formativa a distanza grazie al fatto che i Tutori, scelti tra il proprio personale docente, e i Docenti esaminatori possono personalizzarne i percorsi secondo gli indirizzi delle proprie Facoltà.

Inoltre la Struttura organizzativa del NETTUNO ha permesso di:

  • mettere a disposizione delle Università consorziate servizi, come quelli offerti dal sito Internet e dal canale televisivo satellitari RAI NETTUNO SAT 2, che consente alle Università consorziate di sostenere l’offerta formativa, mettendo a disposizione degli studenti percorsi didattici da svolgere sia con modalità faccia a faccia che a distanza e di accrescere la loro immagine internazionale grazie al fatto che le reti televisive del NETTUNO hanno una copertura geografica che copre tutta l’Europa e tutti i Paesi del Mediterraneo.
  • assicurare un elevato livello qualitativo, sia del corpo docente che delle tematiche e dei contenuti della formazione, potendo disporre delle differenti esperienze delle diverse Università consorziate;
  • fornire alle Università sia interi corsi a distanza, che singoli moduli didattici, utilizzabili con uno sforzo organizzativo, economico e soprattutto con un iter burocratico minimo rispetto all’attivazione di un corso di tipo tradizionale.

Nella tavola che segue, sono riportati in termini comparativi i principali risultati raggiunti dal Consorzio NETTUNO tra il 1993 e l’anno 2007:

1993

2007

Università Consorziate

3
Università di Napoli “Federico II”
Politecnico di Milano,
Politecnico di Torino

43
tra Atenei italiani,
Università ed Organismi internazionali

Università erogatrici

2

18

Corsi a distanza

1
Diploma Universitario
Ingegneria Informatica e Automatica

27
Corsi di Laurea

Poli TecnologiciUniversitari
e Centri d’Ascolto

2
Poli Tecnologici

32 Poli
8 Centri d’Ascolto

Studenti Iscritti

80

9900

Studenti Laureati
all’AA 2005-2007

//

<a name="_Toc192393795" id="_Toc192393795">Oltre 8000</a>

Moduli didattici

10

658

Docenti video, tutor
e docenti esaminatori

20

7.000

Ore di videolezione prodotte

400

25.455 + 29.120 ore di esercitazioni in Internet

Contati attraverso il Portale Internet

//

Circa 465.000
al mese

Tecnologie usate

RAIUNO
Satellite Olympus

Internet
Internet via Satellite
RAI NETTUNOSAT 1
RAI NETTUNOSAT 2
RAIDUE

Video-lezioni trasmesse

2 ore ogni notte

24 ore
durante tutto l’anno su RAI NETTUNOSAT DUE

//

187
Corsi video fruibili on line

Video-lezioni diffuse

Vhs

Dvix e DVD

Personale impiegato
nei Poli

5

85

Personale impiegato
nella Struttura Centrale

4

44 dipendenti
44 collaboratori

(Fonte: Rapporto sulle attività 2007 del Consorzio NETTUNO – 2008)

Modello Didattico

L'attività didattica che si realizza con i corsi a distanza permette agli studenti di poter usufruire sia di servizi e di tecnologie che permettono di realizzare il modello sincronico: trasmissione in diretta di lezioni televisive, interarattività tra studenti e studenti, docenti e docenti, studenti e docenti tramite rete ISDN, INTERNET e computer, sia di materiali, prodotti e strumenti (testi, videocassette, ipertesti, prodotti multimediali) che permettono di realizzare il modello diacronico. In questo ultimo caso il modello didattico è caratterizzato da un alto livello di flessibilità dell'offerta formativa che permette a chi apprende, cioé allo studente, autonomia didattica, autonomia cognitiva e indipendenza spazio/ tempo. L'attività didattica del Consorzio NETTUNO è coordinata dal Centro Nazionale, tramite Commissioni Didattiche per diploma, composte da un minimo di 3 professori afferenti alle università consorziate e alle aree tematiche caratterizzanti il Diploma. Attualmente si sono costituite 7 commissioni, una per ogni diploma più una commissione generale di coordinamento per le singole aree tematiche. Il modello didattico, quindi, è il frutto della collaborazione tra diverse realtà universitarie ed in alcuni casi è frutto di discussione anche con il mondo imprenditoriale.

Le Commissioni didattiche definiscono:

  • il piano degli studi;
  • l'ordinamento didattico generale;
  • le modalità di erogazione dei corsi e degli altri servizi didattici;
  • le modalità di svolgimento delle esercitazioni pratiche e degli esami e scelgono i professori titolari dei corsi video.

I professori, scelti come titolari, videoregistrano tutte le lezioni del corso presso i Centri Tecnologici Universitari allestiti nelle varie sedi. Le videolezioni costituiscono uno degli elementi caratterizzanti del processo dell'insegnamento e apprendimento a distanza: "il corso pre-prodotto". Ciascun modulo didattico è composto da 40 ore di videolezioni, trasmesse tutte le notti dalle reti televisive nazionali di RAI 1 e RAI 2 dalle 2 alle 6,30 del mattino, e da 15 ore di esercitazioni e tutorato.

Il tutor, oltre ad offrire attività di esercitazioni di supporto alla didattica, attiva rapporti interattivi tra studenti e docenti e rapporti individualizzati, basati su incontri personali, all'interno di strutture universitarie tradizionali (Poli Tecnologici), e per iscritto tramite posta elettronica, per fax, per telefono, per computerconference e videoconference.

Il modello di insegnamento a distanza proposto dal Consozio NETTUNO, considera il sistema a distanza come comprensivo di attività in cui lo studente studia da solo ed attività che lo portano in contatto con altre persone. Un modello misto, quindi, che modula esperienze offerte da un insegnamento svolto con le nuove tecnologie ed un auto-apprendimento arricchito dall'uso delle nuove tecnologie, con momenti in cui l'insegnamento-apprendimento avviene in modo ancora tradizionale, secondo il rapporto di interazione e comunicazione bidirezionale, faccia a faccia. Con questo modello si riesce a raggiungere la difficile sintesi tra interazione ed indipendenza.


La Televisone nell'Insegnamento a Distanza

La televisione viene utilizzata nella sua funzione primaria di ripresa diretta della realtà, in questo caso della lezione universitaria, dove il professore si rivolge ad un pubblico di studenti e ad una classe virtuale, cercando di stimolarli e farli sentire parte attiva del processo di insegnamento-apprendimento, anche se la comunicazione è essenzialmente unidirezionale. La videolezione si presenta come una conversazione didattica guidata, in cui il docente si rivolge allo studente virtuale invitandolo a riflettere e coinvolgendolo anche emotivamente, chiede di prendere appunti, propone delle prove di esercizi e stimola all'autovalutazione ponendo domande inerenti agli argomenti trattati. Gli studenti hanno la possibilità di inviare gli esercizi svolti al docente per fax o posta elettronica è di avere una valutazione sui risultati. In questo modo il docente ha anche la possibilità di verificare il livello di comprensione che è riuscito ad ottenere con il suo metodo di insegnamento.

Le videolezioni sono lezioni universitarie dove il docente, oltre a trasmettere conoscenze su un dato argomento, indirizza lo studente ad un metodo di studio e di apprendimento e ad una lettura critica dei testi di esame, per questo è essenzialmente legata ad un metodologia didattica tradizionale anche se tiene conto che si utilizza come canale di comunicazione la televisione.

Per quanto riguarda le modalità di apprendimento è interessante notare come la stessa lezione universitaria, registrata e offerta allo studente secondo criteri generalmente tradizionali, subisce una grossa variazione nella fruizione grazie all'uso di una tecnologia particolarmente diffusa e matura: il videoregistratore. Attraverso il videoregistratore ed il lettore Dvd, è possibile per lo studente scegliere le modalità e i tempi del proprio apprendimento. Una lezione videoregistrata permette di poter ritornare su zone oscure del discorso, rivedendo lo stesso passaggio e usufruire di una stessa spiegazione quante volte si desidera. Il videoregistratore ed il lettore Dvd permette di attuare una forma intermedia di interazione: l'aspetto prettamente unidirezionale della comunicazione tra il professore in video e lo studente a casa è mediato, infatti, dalla possibilità per lo studente di interrompere la lezione, di ritornare sui passaggi meno comprensibili, di prendere appunti fermando l'immagine, di costruirsi un proprio percorso attraverso la lettura di una o più lezioni secondo i punti che maggiormente lo interessano. Le possibilità di fruizione di una lezione videoregistrata sono quindi sostanzialmente differenti da quelle di uno studente tradizionale che può seguire le lezioni solo in tempo reale.

La televisione viene utilizzata anche come bacheca elettronica: ogni utente può consultare le pagine di Televideo per conoscere la messa in onda delle lezioni, i testi e i software didattici consigliati per ogni materia, gli orari di ricevimento dei professori e dei tutori, gli orari delle esercitazioni, il calendario di esami, i programmi di studio e tutte quelle notizie inerenti alle attività del Consorzio.


Esercitazioni e Tutorato

Le esercitazioni ed i tutorati vengono svolti presso i Poli Tecnologici. Il Centro Nazionale raccoglie dai docenti che hanno realizzato le videolezione i materiali di supporto alle lezioni video come quelli a stampa (dispense, testi di esercitazione, software, video esercitazioni) e provvede a fare le copie necessarie e a distribuirle tempestivamente ai Poli Tecnologici dislocati in diverse università: per metterle a disposizione dei tutori che sono ricercatori o professori delle Università tradizionali e dei professori esaminatori. I Poli Tecnologici ogni giorno inviano al Consorzio NETTUNO tutti i dati informativi riguardanti le attività, gli orari e i posti dove vengono svolte le esercitazioni nelle differenti sedi, la disponibilità di assistenza telefonica dei singoli tutor, i numeri di posta elettronica, il calendario degli esami. Il Consorzio NETTUNO raccoglie tutte le informazioni e dopo aver elaborato i dati li inserisce su Televideo e su INTERNET per consentirne la diffusione.

Attualmente le attività di esercitazione e di tutorato nei Poli Tecnologici delle diverse università sono svolte da 242 tutors e 203 professori che svolgono gli esami, oltre ai 130 docenti video. Il rapporto tra tutors e studenti rimane una componente fondamentale del sistema di istruzione a distanza. Il tutor deve:

  • supportare la motivazione dello studente, consigliarlo ed incoraggiarlo;
  • supportare e facilitare l'apprendimento dello studente da solo o con altri gruppi di studenti;
  • verificare le conoscenze e le capacità acquisite attraverso la correzione dei compiti che deve essere svolta dai tutors, commentando gli errori con gli studenti, esprimendo suggerimenti e dando ulteriori spiegazioni;
  • valutarne i progressi per fornire loro uno strumento mediante il quale possono giudicare la loro situazione e le loro necessità.

Le valutazioni dei risultati degli apprendimenti, anche attraverso contatti personali, costituiscono elementi che possono essere usati più o meno sistematicamente per modificare i corsi sulla base delle necessità e dei desideri degli studenti. Anche se molti sono convinti che il tutor deve essere identificato solo con colui che svolge le esercitazioni pratiche, che spesso raddoppiano il corso video, il modello di tutorato del Consorzio NETTUNO è caratterizzato da un sistema che vede il tutore come colui che svolge attività di esercitazione pratica per la maggior parte del tempo nelle aule universitarie tradizionali. Questa scelta didattica non è basata esclusivamente su decisioni razionali, ma è dovuta anche al potere della tradizione e ai pregiudizi negativi riguardanti l'applicabilità di forme di insegnamento-apprendimento non contigue.

Nessuno studio dimostra che gli studenti che apprendono a distanza lavorano meno bene degli studenti che apprendono in gruppo in una classe. Alcuni studi dimostrano che lavorano altrettanto bene, altri mostrano che lavorano addirittura meglio (Childs, 1965:81). Molti studenti non possono o non vogliono usare il proprio tempo per sessioni faccia a faccia: preferiscono telefonare (o scrivere) al tutor piuttosto che spostarsi; preferiscono lavorare secondo i propri tempi di apprendimento, autonomamente. Dato che la maggior parte dell'utenza è composta da studenti lavoratori e da studenti che non possono frequentare l'università, l'efficacia dei corsi a distanza viene valutata anche secondo i livelli di flessibilità raggiunti dall'offerta formativa. La consultazione personale, sulla linea del tutoraggio realizzato a Oxbridge (periodi di interscambio stimolante tra tutor e studente) e le discussioni di gruppo, organizzate e formate spontaneamente possibilmente prima delle sessioni di esame, vengono preferite dagli studenti alle esercitazioni faccia a faccia.

Come si evince dal Questionario qualità 1995, gli studenti del Consorzio NETTUNO, hanno proposto diverse soluzioni per migliorare le esercitazioni ed i servizi di tutorato, tra le quali: inviare a domicilio il materiale di esercitazioni; esercitazioni più inerenti agli argomenti di esami; possibilità di attivare corsi residenziali concentrati in particolari periodi dell'anno per chi non può frequentare i Poli Tecnologici; per tutti i corsi, inoltre, si gradirebbero enormemente esercitazioni video-registrate, in media il 75% degli studenti ha espresso questo desiderio.

Quest'ultimo dato è particolarmente interessante in quanto conferma che la fruizione dei contenuti didattici via video è una modalità di apprendimento efficace e permette di affermare che è opportuno mantenere le modalità di insegnamento ed apprendimento a distanza non solo per il momento della fruizione delle lezioni più teoriche, ma anche per momenti di studio più rivolta ad affrontare argomenti pratici. Per rispondere alle esigenze espresse direttamente dagli studenti a distanza, alcuni docenti del Consorzio NETTUNO, hanno già realizzato dalle 10 alle 12 ore di videoesercitazioni per corso disponibili in videocassetta. La realizzazione delle videoesercitazioni è attuata dallo stesso docente che ha svolto le videolezioni del corso, il quale presenta esercizi concreti e spiega le soluzioni, fornisce indicazioni su ulteriori soluzioni di problemi e indica agli studenti virtuali gli esercizi da svolgere autonomamente; inoltre alcune videoesercitazioni, sono dedicate a presentare simulazioni di prove di esame. Oltre a questo tipo di materiale, che consente di far avere anche le esercitazioni a casa degli studenti, si stanno già sperimentando tecnologie che permettono di attivare rapporti di comunicazione bidirezionale ed interattiva. In particolare: la videoconferenza, sistemi telematici come la rete "ISDN", audioconferenze, computerconferenze ed INTERNET.

Il sistema di sperimentazione della videocomputer-conferenza per il tutoraggio remoto, che si è sperimentato nella didattica del Consorzio NETTUNO tra il Polo Tecnologico del Politecnico di Torino ed il Polo Tecnologico di Alessandria, ha permesso la sperimentazione di un servizio di tutoraggio remoto, in particolare si è attivato un collegamento multimediale point-to-point mediante due stazioni di videoconferenza H320. I servizi che vengono forniti sono:

  • servizi di videotelefonia per la trasmissione di voci e di immagini di tutor e studenti;
  • servizi di window-sharing per la visualizzazione e la condivisione dei documenti in forma elettronica;
  • servizi di white board per l'interazione tutor - studenti su documenti acquisiti tramite scanner;
  • servizi di file-transfer per lo scambio di documenti.

Per quanto riguarda l'utilizzo di sistemi come la Rete ISDN e INTERNET si sta sperimentando con la rete ISDN la teleconferenza audio/video. La teleconferenza si realizza presso tre sedi: il Centro Nazionale, il Polo Tecnologico presso il Politecnico di Torino ed il Polo Tecnologico presso l'Università di Napoli "Federico II". Gli obiettivi sono quelli di:

  • incrementare le interazioni tra docenti, offrendo occasioni di incontro tra i docenti titolari dei corsi, dislocati sul territorio nazionale per garantire il coordinamento operativo del Diploma:
  • favorire una maggiore interazione tra docenti e tutor, in modo da garantire l'omogeneità didattica e stabilire momenti di verifica tra il docente titolare del corso ed i tutors che offrono il supporto agli studenti presso i Poli Tecnologici;
  • incrementare l'interazione tra docenti/tutor e studenti. Questo obiettivo, in maniera particolare, prevede lo svolgimento delle esercitazioni da parte di un tutor/esercitatore per gli studenti nelle sedi remote e l'offerta di un servizio di tutorato con videoconferenza durante la quale il tutor è a disposizione (secondo un calendario predeterminato).

È inoltre previsto uno svolgimento delle prove di esame per permettere agli studenti remoti di conoscerne le modalità. L'interattività tra docenti e studenti che si realizza con questi sistemi è naturalmente un'interattività che può funzionare solo tra piccoli gruppi. Spesso infatti la parola interattività, nei sistemi di insegnamento a distanza è utilizzata superficialmente, perchè, a mio parere, l'interattività tra docenti e studenti in un processo di insegnamento a distanza, rivolto a masse di utenza, è difficile da ottenere, così come è difficile da ottenere nelle sovraffollate aule universitarie tradizionali, dove si svolge l'insegnamento faccia a faccia. La realtà è ben diversa, se l'insegnamento a distanza è rivolto a un numero limitato di studenti, quindi a piccoli gruppi, per svolgere attività di esercitazioni pratiche guidate o nei corsi base di dottorato e di specializzazione.

Per quanto riguarda INTERNET si è creato unWebInternet (http://www. agora. stm. it/NETTUNO) che ha l'obiettivo di:

  • creare una base dati per la documentazione, la realizzazione di una infrastruttura di comunicazione fra gli studenti, gli operatori e la comunità degli utenti di INTERNET;
  • avviare un dialogo, con coloro che lavorano ai problemi di education e di tutoring, per mantenere le soluzioni adottate al massimo livello di aggiornamento e di confronto e per essere in grado di costruire un repertorio bibliografico sopranazionale sia giacente presso il web del NETTUNO, che virtuale, ovvero come insieme di referenze, links etc. relativi a utenti e siti INTERNET che si occupano di problematiche analoghe.

Tale naturale apertura alla comunicazione permette il confronto fra tutte le categorie di utenti/gestori, ed inoltre rappresenta la base per un'auto-implementazione (una sorta di sistema esperto su rete), soprattutto per quanto riguarda la documentazione e la sperimentazione di un'assistenza tutoriale interattiva.


Mixed Didactic Model

L'attivazione del modello organizzativo e strutturale precedentemente esposto ha consentito la realizzazione di un nuovo modello pedagogico che risponde in primo luogo all'esigenza di flessibilità e che consente di evitare l'isolamento dello studente. Si tratta di un modello misto che potenzia il sistema tradizionale utilizzando un tipo di insegnamento svincolato dai limiti spazio-temporali, ma che conserva una fase di interazione diretta. Il modello di insegnamento a distanza proposto dal NETTUNO considera il sistema a distanza come comprensivo di attività in cui lo studente studia da solo ed interagisce con le nuove tecnologie ed attività che lo portano ad interagire con altre persone, sia faccia a faccia che a distanza. Con questo modello si riesce a raggiungere "la difficile sintesi tra interazione ed indipendenza" (Garito, 1996). Le due modalità ora descritte sono:

Modalità tradizionale

  • interazione diretta con il docente e con il tutor;
  • momenti di attività pratiche e seminariali da svolgersi in presenza del tutor o del docente.
  • incontri presso i poli Tecnologici tra tutors e gruppi di studenti.

Modalità a distanza

  • lezioni magistrali (40 ore accademiche trasmesse tramite televisione)
  • esercitazioni (esercitazioni su Internet, software multimediali, videoconferenza e computer conferenza)
  • tutoraggio a distanza (tramite telefono, video e audio e computer conferenza, fax, e-mail, Forum e chat)

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Le tecnologie di cui si avvale il network per l’università Ovunque NETTUNO fondamentalmente sono la televisione via satellite e Internet. Televisione via Satellite. Tutti i corsi magistrali vengono trasmessi da raidue e 24 ore su 24 sul canale RAINETTUNO-SAT, diffuso dalla RAI per mezzo del satellite EUTELSAT HOT BIRD 2. I corsi prodotti dal Network per l’Università Ovunque NETTUNO sono 240 per un totale di 1200 ore di videolezioni universitarie. Oltre alle videolezioni i materiali didattici dei corsi a distanza sono: libri, testi di esercizi, software e prodotti multimediali, siti didattici su INTERNET collegati alle videolezioni.


Modalità didattiche tradizionali

Nel progettare le diverse attività, di insegnamento e apprendimento a distanza si è tenuto conto del fatto che l’insegnamento a distanza, attraverso i media, anche se consente l’attuazione di processi interattivi tuttavia non risolve i problemi di molti studenti/utenti che spesso trovano difficoltà a relazionarsi con una struttura lontana, remota e impersonale. A questo si è ovviato prevedendo degli spazi e dei tempi per incontri diretti e lasciando allo studente l'iniziativa di usufruirne. In particolare, la modalità tradizionale prevede incontri faccia a faccia di interazione diretta dello studente con il docente e con il tutor. Il tutoraggio tradizionale presenta l’indubbio vantaggio di permettere una gestione dei fallimenti in tempo reale attraverso il rapporto che si instaura, nei Poli Tecnologici Universitari del NETTUNO, tra il docente e gli studenti durante il corso della lezione. Elemento importante di un tipo di contatto diretto è sicuramente la possibilità da parte del docente di motivare ulteriormente lo studente creando un clima positivo e aperto. Allo stesso tempo, la modalità faccia a faccia permette di interrompere l’isolamento dello studente e gli consente di "socializzare in gruppo” e di attivare momenti di collaborazione, di scambio, di discussione e confronto, con altri studenti.

Modalità didattiche a distanza

Oggi la moderna tecnologia può attuare “una presenza a distanza” (videoconferenza, chat). Il NETTUNO propone una didattica con modalità di insegnamento-apprendimento, sincroniche (unità di tempo ma non di spazio nel processo di insegnamento e apprendimento) e diacroniche (processo formativo ed educativo non è più legato all’unità di tempo e di luogo).

Modalità diacronica

E’ necessario innanzitutto sottolineare come questa offra il massimo grado di flessibilità: l’assenza di limitazioni spazio-temporali, permette al discente di sviluppare un apprendimento con tempi e ritmi congeniali. La mancanza di una costrizione di luogo, inoltre, consente di utilizzare i materiali didattici in ogni possibile contesto, in base alle esigenze del singolo discente: a casa, sul posto di lavoro, nei centri di studio. Viene dunque favorita un’ottimizzazione dell’apprendimento.

Nella modalità diacronica sono compresi aspetti differenti dell’apprendimento:

  • apprendimento simbolico-ricostruttivo
  • apprendimento attraverso il fare (learning by doing)
  • apprendimento collaborativo mediato dalla scrittura su supporti tecnologici.

Nelle prime due modalità si verifica un’interazione uomo/macchina: il discente usa il videoregistratore, la televisione satellitare, il computer, le reti telematiche e i laboratori virtuali. Nell’apprendimento collaborativo l’interazione avviene non solo con le tecnologie ma anche fra gruppi di studenti e /o docenti e si realizza attraverso l’uso di tecnologie che si basano sulla scrittura:: la posta elettronica, i Forum di discusssione su Internet, il fax. Questi strumenti, determinando il superamento dei vincoli spazio/tempo, creano le condizioni per costruire una “comunità virtuale” e per innescare processi di apprendimento collaborativo in rete, favorendo nuove modalità di socializzazione. La possibilità di stabilire relazioni è essenziale ai fini dello studio, perché consente il confronto/chiarimento di molti dubbi non sempre valutati fino in fondo da docenti e tutors.

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Modalità sincronica

Nella modalità sincronica lo sviluppo delle nuove tecnologie ha comportato un’innovazione particolarmente significativa. Grazie all’uso della telematica è possibile attivare un’interazione in tempo reale senza compresenza di attori nello stesso luogo. L’unità di tempo si è mantenuta, ma quella di luogo non è più una condizione necessaria. Come nel caso dell’apprendimento collaborativo mediato dalla scrittura, l’interazione avviene non soltanto con le tecnologie ma anche fra gruppi di studenti, gruppi di docenti e fra studenti e docenti. La modalità sincronica consente dunque un apprendimento collaborativo che si realizza attraverso videoconferenze, audioconferenze, internet chat.

2. Università Telematica Internazionale UNINETTUNO – U.T.I.U.

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L’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, riconosciuta con decreto ministeriale del 15 APRILE 2005, è un unico grande ateneo in cui prestigiosi docenti di importanti Università del mondo insegnano nelle diverse lingue negli spazi reali e virtuali di Internet. L’internazionalità dell’U.T.I.U. è una caratteristica fondante che permea tutte le attività si didattiche sia di ricerca e delle relazioni accademiche. L’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO è basata su una collaborazione stretta con le università tradizionali non solo Italiane ma Europee, del mondo Arabo, degli Stati Uniti, dell’America Latina, ed attualmente sta creando nuovi accordi con università della Cina, della Russia e dell’Africa. L’unione di realtà universitarie di diversi paesi del mondo consente di poter offrire scelte su più ampie e diversificate sia del corpo docente, sia delle tematiche e dei contenuti della formazione. Lo strumento didattico principale è l’ambiente di apprendimento su Internet www.uninettunouniversity.net , il primo portale del mondo dove si insegna e si apprende in quattro lingue: italiano, francese, inglese ed arabo. La struttura è organizzata in un Centro Internazionale, Facoltà, Corsi di laurea e Poli Tecnologici. I Poli Tecnologici, dislocati sia in Italia che all’Estero, sono strutture a disposizione degli studenti, fornite di tutte le tecnologie per seguire i corsi a distanza, partecipare ad attività didattiche in videoconferenza, e sono un punto fisico di incontro reale per ospitare lo svolgimento degli esami faccia a faccia e incontri e seminari con docenti e tutor. Gli organi di governo sono: il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, il Rettore, il Senato Accademico, i Consigli di facoltà, il Nucleo di valutazione, il Collegio dei Revisori dei Conti. L’università è autorizzata a rilasciare titoli di studio legalmente riconosciuti in Italia e all’Estero relativi a: lauree di primo livello, lauree specialistiche, dottorati di ricerca e master. Per l’anno accademico 2005-2006 sono attive cinque facoltà per sette corsi di laurea triennali: Facoltà di Ingegneria Ingegneria Civile Ingegneria Informatica Ingegneria Gestionale Facoltà di Giurisprudenza Esperto Legale in Sviluppo ed Internazionalizzazione delle Imprese Facoltà di Economia Economia e Gestione delle Imprese Facoltà di Psicologia Discipline Psicosociali Facoltà di Lettere Operatore dei Beni Culturali

L’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO nasce dal modello NETTUNO Network per l’università ovunque (attivo in Italia dal 1992) e dal successo del progetto europeo MED NET’U, Mediterranean Network of University. Con il progetto Med Net’U (Mediterranean Network of Universities), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma EUMEDIS e coordinato da NETTUNO - Network per l’Università Ovunque e cui hanno partecipato 31 fra università e centri di formazione professionale di 11 Paesi del Mediterraneo (Egitto, Algeria, Libano, Tunisia, Giordania, Turchia, Grecia, Francia, Italia, Marocco, Siria) sono stati ottenuti i seguenti risultati:

  1. La progettazione di due curricula comuni nell’area dell’Ingegneria secondo le linee indicate dal Processo di Bologna e della Sorbona (3 anni di studi di base più 2 di specializzazione);
  2. La produzione in quattro lingue (arabo, inglese, francese e italiano) di tutti moduli del corso di laurea a distanza in Ingegneria dell’Informazione e della Comunicazione e in Ingegneria Meccanica;
  3. La formazione dei docenti, dei tutor e del personale tecnico collegata agli skill di competenza necessari all’insegnamento a distanza;
  4. La realizzazione di una struttura di rete basata sulle tecnologie satellitari bi-direzionali per la trasmissione e la ricezione, installate presso gli 11 Centri di Produzione e i 31 Poli Tecnologici presso le sedi dei partner del Mediterraneo: si tratta dell’unica rete tecnologica bi-direzionale di insegnamento a distanza esistente nell’area Euromediterranea;
  5. Lo sviluppo su Internet via satellite di una piattaforma didattica comune in quattro lingue – l’unica al mondo in arabo, italiano, inglese e francese - e la disponibilità sulla rete televisiva satellitare RAI NETTUNO SAT 1 di uno spazio interamente dedicato alla trasmissione nelle quattro lingue delle videolezioni realizzate dai docenti delle università del mondo arabo e dell’Europa.

Med Net’U nasce sulla base del modello NETTUNO - Network per l’Università Ovunque - che opera in Italia da più di quindici anni, 31 partners, Università tradizionali, Università a distanza e imprese tecnologiche appartenenti a 11 paesi del Mediterraneo (Algeria, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Italia, Libano, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia), hanno lavorato insieme e hanno dato vita ad un vero e proprio network tecnologico basato sull’uso dei satelliti digitali trasmittenti e riceventi, che collegano gli 11 centri di produzione e i 31 poli tecnologici presso le sedi dei partner.

Tutti i partners oggi possono produrre, trasmettere e ricevere contenuti formativi, sia per internet via satellite sia per televisione su RAI NETTUNO SAT 1, che già da un anno trasmette lezioni accademiche del corso di laurea in ingegneria in lingua araba, inglese,francese ed Italiano. RAI NETTUNO SAT 1 è l’unica rete televisiva del mondo che trasmette in quattro lingue e viene trasmessa dal satellite HOT BIRD che ha una vastissima copertura geografica che riesce a raggiungere non solo tutta l’Europa compreso anche l’Es, ma anche tutto il mediterraneo, l’Asia e l’Africa.

Oggi lo sviluppo di Med Net’U da progetto a sistema è appoggiato dai Governi dei Paesi partner; il sostegno di questo processo si è manifestato anche nella Terza Conferenza di Catania per la creazione di uno Spazio Euromediterraneo di Istruzione superiore che si è svolta dal 27 al 29 gennaio 2006, durante la quale 14 Ministri dell’Istruzione Superiore dei diversi paesi del Mediterraneo hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta che getta la base su cui costruire nuovi rapporti. I 14 Ministri firmatari hanno sottoscritto, al sesto punto della Dichiarazione, di: “potenziare il sistema di apprendimento a distanza, sviluppando i risultati già ottenuti dal progetto Med Net’U, per favorire il più ampio accesso all’istruzione e alla formazione in una prospettiva di lifelong learning”.

Il passaggio dal progetto Med Net’U all‘Università Telematica Internazionale UNINETTUNO si è già concretizzato con la stipula di accordi accademici con alcune Università del Mondo Arabo e del Medio Oriente, appartenenti a paesi come l’Egitto (Università di Helwan e La Cairo University), la Giordania (Università di Yarmouk e Jordan University of Science and Technology) e la Tunisia (Università Virtuale di Tunisi), e il Ministero dell’Educazione e la Formazione del Marocco (SEFT - Secrétariat d’Etat chargé de la Formation Professionnelle du Maroc).

Questi accordi sono stati poi ratificati con appositi accordi dai Ministri dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dei paesi interessati e questi accordi consentono titolo accademico rilasciato dall’ Università Telematica Internazionale UNINETTUNO venga considerato valido anche per i paesi Mediterranei che hanno siglato l’accordo.

L’avvio delle attività dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO/Med Net’U nei paesi del Mediterraneo è già di fatto iniziata. Il 14 marzo 2006, è stato inaugurata l’attivazione del Polo Tecnologico di UNINETTUNO presso la sede del Segretariato di Stato per la formazioni professionale di Rabat in Marocco .In questa struttura il governo del Marocco utilizza i corsi a distanza per l’alfabetizzazione Informatica realizzati con il progetto Med Net’U e sta già formando i Funzionari dei diversi ministeri all’uso delle nuove tecnologie.

Il 15 giugno 2006 è stato inaugurato il Polo tecnologico di UNINETTUNO presso la Helwan University in Egitto per iniziare, e circa 40 studenti si sono iscritti al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO ed hanno già brillantemente superato gli esami del primo anno. I professori egiziani sono stati formati dai nostri docenti a seguire gli studenti come tutor ed insieme ai nostri docenti svolgono gli esami faccia a faccia ed in videoconferenza. Il 26 ottobre 2008, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana e delle più alte cariche Egiziane, è stato siglato uno storico accordo accademico tra la prima Università a distanza per l’e-learning Egiziana, l’EELU - Egyptian E-Learning University, e l'Università Telematica Internazionale UNINETTUNO.

Il governo Egiziano ha consentito con apposito provvedimento che gli studenti egiziani che si iscrivono ai corsi di UNINETTUNO possono ottenere il riconoscimento del doppio titolo Accademico Italiano ed Egiziano. Su questa base le due università hanno avviato una collaborazione per progettare e produrre insieme i contenuti dei corsi a distanza relativi ai settori dell’ Economia, del Management, del Diritto Internazionale, del Turismo dei beni culturali e Corsi di Formazione professionale legati ai bisogni occupazionali dei nuovi mercati del lavoro e legati a far acquisire competenze sia professionali specifici sia di cultura generale e delle lingue, a coloro che intendono immigrare nei paesi Europei.


Collaborazioni di ricerca e convenzioni a livello internazionale

Paesi arabi

Egitto

  • Letter of Intent UNINETTUNO - Cairo University - Helwan University (11 dicembre 2004)
  • Convenzione con Helwan University, Il Cairo (Egitto) Oggetto dell’accordo è la collaborazione scientifica e didattica con l’Università pubblica di Helwan, dotata di 18 facoltà e 50 centri di ricerca e particolarmente prestigiosa per le facoltà di ingegneria. La convenzione inoltre prevede la possibilità per gli studenti della Helwan University di iscriversi ai corsi di laurea prodotti in lingua dall’UNINETTUNO nonché la possibilità di co-produrre ulteriori corsi di laurea e master di interesse comune. Attraveso l’accordo è stato istituito un Polo Teconologico presso la Helwan University ed è prevista la possibilità di rilascio di titoli accademici congiunti a doppio titolo (15 giugno 2006).
  • Convenzione per l’attivazione di centri d’ascolto tra UNINETTUNO e l’Istituto Salesiano “Don Bosco” (15 maggio 2006)
  • Memorandum of Understanding between Helwan University – UNINETTUNO – Italian Salesian Technical Vocational Institute Don Bosco – Italian Embassy in Egypt (25 ottobre 2006)
  • Accordo accademico siglato tra la prima Università a distanza Egiziana (EELU) e l'Università Telematica Internazionale UNINETTUNO (UTIU) - Il Cairo (26 ottobre 2008)

Giordania

  • Letter of Intent UNINETTUNO – Yarmouk University – Jordan University of Science and Technology (20 aprile 2005)

Marocco

  • Convention de partenariat entre Le Secretariat d’Etat charge de l’Alphabetisation et de l’Education non formelle et UNINETTUNO en matiere de Cooperation dans le domaine de l’alphabetisation et de l’education non formelle a distance (28 aprile 2005)
  • Accord cadre de coopération entre Le Secrétariat d’état chargé de la Formation Professionnelle Maroc et UNINETTUNO dans le domaine de la Formation Professionnelle a distance (14 marzo 2006)

Tunisia

  • Projet de convention-cadre de Cooperation entre l’Université Virtuelle de Tunis et UNINETTUNO (14 aprile 2005)
  • Convenzione con Université publique de Tunis El Manar (Tunisia). Oggetto dell’accordo è la reciproca cooperazione finalizzata allo studio e all’utilizzo dei modelli d’insegnamento a distanza dell’UniNETTUNO e l’istituzione di un Polo Teconologico. L’Université de Tunis El Manar è un’università pubblica avente, tra i suoi scopi principali quello della formazione e dell’innovazione. Ha più di 45.000 studenti ed è fra le più importanti università del suo Paese (10 maggio 2007)
  • Emendamento, tra Università Telematica Internazionale UniNETTUNO e Université Virtuelle de Tunis, alla Convezione Quadro stipulata tra l’UniNETTUNO s.r.l. e l’ Université Virtuelle de Tunis il 14 aprile 2005 (Tunisia). Oggetto dell’emendamento è la reciproca cooperazione finalizzata allo studio e all’utilizzo dei modelli d’insegnamento a distanza dell’UniNETTUNO e l’istituzione di un Polo Teconologico. L’Université Virtuelle de Tunis è una università istituita nel 2002 operante nel campo della formazione e dell’insegnamento a distanza (24 agosto 2007).

Americhe Ecuador

  • Convenzione con il Centro Ecoeducation Celestin Freinet di Quito (Ecuador). Oggetto dell’accordo è la reciproca cooperazione finalizzata allo studio e all’utilizzo dei modelli d’insegnamento a distanza dell’UniNETTUNO e l’istituzione di un Centro d’Ascolto in Equador. Il Centro Ecoeducation Celestin Freinet di Quito rappresenta una delle più prestigiose strutture per la formazione dell’Equador ed è stato realizzato grazie al supporto della cooperazione di operatori umanitari italiani (10 ottobre 2008).

USA

  • Convenzione con il St. Andrew's Theological College and Seminary di Lexington (North Carolina, USA). Oggetto della convenzione è è la reciproca cooperazione finalizzata allo studio e all’utilizzo dei modelli d’insegnamento a distanza dell’UniNETTUNO e l’istituzione di un Polo Teconologico. Il St. Andrew's Theological College and Seminary è stato fondato in North Carolina nel 1967 con lo scopo di fornire alta formazione a studenti di tutto il mondo, promuovendo conoscenza e cultura in ambito umanistico, tecnico-scientifico e professionale (09 luglio 2007).

Europa

Francia

  • Protocollo di partenariato con Institut des Sciences de la Comunication du CNRS (Centre national de la recherche scientifique – Francia). Oggetto del protocollo è la cooperazione scientifica nel campo del linguaggio e della comunicazione, comunicazione politica, globalizzazione e diversità culturale, informazione scientifica, scienze, tecnologie applicate ai processi di apprendimento e di insegnamento, etc. (8 luglio 2008).

Malta

  • Lettera di Intenti con l’Università di Malta. Oggetto dell’accordo stipulato con la rappresentanza in Italia dall’Università di Malta, la fondazione Link Campus, riguarda lo studio e la ricerca per la diffusione e l’implementazione dei corsi di laurea a distanza, master e corsi di qualificazione e riqualificazione professionale con particolare attenzione alle materie inerenti specifici studi per ragionieri commercialisti e consulenti del lavoro. L’Università di Malta è la prima università straniera autorizzata a operare in Italia. L’accordo ha anche ad oggetto la collaborazione tra le Parti per l’istituzione, presso la sede di Link Campus, di un Polo Tecnologico (18 maggio 2007).
  • Partenariato Scientifico con EADTU (European Association of Distance Teaching Universities), un’organizzazione internazionale per la rappresentanza sia delle più importanti università di formazione a distanza in Europa, sia dei consorzi nazionali degl’istituti attivi nella formazione a distanza ed e-learning. L'Università Telematica Internazionale UNINETTUNO è socio di EADTU (European Association of Distance Teaching Universities) e sviluppa attività di ricerca in partnership con EADTU (27 ottobre 2006).
  • Lettera di Intenti e Partenariato Scientifico con il Centro EMUNI - University Center for Euro-Mediterranean Studies, centro universitario con sede a Porto Rose in Slovenia, i cui obiettivi statutari sono di promuovere lo scambio interculturale tra i paesi Euro-Mediterranei attraverso la condivisione della conoscenza, dell’alta formazione e della ricerca; di sviluppare il networking tra le nazioni dei paesi Euro-Mediterranei; di giocare un ruolo significativo per lo sviluppo sostenibile socio-economico ed ambientale. L'Università Telematica Internazionale UNINETTUNO ha firmato lettera di intenti e la Carta della Fondazione, inoltre, siede nel Senato Accademico dell’EMUNI Universty. Attualmente, è in corso una importante Master erogato dall’UTIU con un contributo anche dell’EMUNI: Master in politiche e culture Euro-Mediterranee (25 maggio 2008).
  • Partenariato Scientifico con ICDE - International Council for Open and Distance Education, rete globale per le istituzioni di tutti i paesi del mondo che sono coinvolte nel campo della formazione a distanza. Il principale obiettivo di ICDE è di promuovere la cooperazione interculturale e la comprensione tra diverse culture migliorando le linee per l'apprendimento e la flessibilità dei modelli educativi per diffonderli nel mondo intero. ICDE è riconosciuto alle Nazioni Unite (Unesco) ed essendo Global Umbrella Membership Organization in Online, Flexible and Blended Learning, si pone quale referente a livello mondiale per la formazione di distanza e di formazione on-line (2007).
  • Partenariato Scientifico con Anna Lindh Foundation, organizzazione internazionale che opera a favore del network tra le organizzazioni della società civile che agiscono per il miglioramento del dialogo tra i paesi dell’area mediterranea. A tale scopo, la Fondazione mantiene attivi canali di comunicazione con i governi dell'associazione euromediterranea. Il mandato della Fonadazione Anna Lindh è di riunire la gente e le organizzazioni da entrambi le sponde del mare Mediterraneo contribuendo a rafforzare il dialogo pacifico e la comprenzione reciproca. L’Università Telemantica Internazionale UNINETTUNO sostiene ed è associata alla Fondazione condividendone e contribuendo alla realizzazione degli scopi statutari (2007).
  • Partenariato Scientifico con E.P.U.F. - Euromed Permanent University Forum, rete che rappresenta i 37 paesi euromediterranei che lavorano in favore dell'internazionalizzazione nella sua accezione più generale. Lo scopo principale delle attività del Forum è di contribuire a stabilire una rete euromediterranea per l’istruzione superiore e la ricerca, seguendo le linee promosse con il processo di Bologna. L’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO è tra le firmatarie dell’accordo di costituzione del Forum e ne promuove le attività scientifiche (2006).
  • Partenariato Scientifico con ELIG - European Learning Industry Group, gruppo industriale aperto i cui appartenenti condividono la ricerca di soluzioni ai problemi legati all'ecosistema applicando strumenti innovativi in linea con l’evoluzione del ventunesimo secolo. ELIG cerca di promuovere l'innovazione nell'apprendimento, nella creazione di conoscenza e nella diffusione del Sapere in tutta Europa. La missione del ELIG è in particolare orinetata alle seguenti tematiche: offrire imputs innovative ai policy makers ai vari livelli europeo, nazionali e regionale. ELIG inoltre si propone canale di comunicazione tra la ricerca ed il mercato, evidenziando gli sviluppi e le traiettorie più innovative per il progresso sostenibile sia nell’ottica del rispetto dell’ecosistema sia degli stakeholders e del mercato. L’Università Telematica Internazione UNINETTUNO contribuisce al dialogo di confronto interno tra i referenti del Gruppo e alla ricerca di innovativi canali e strumenti per la condivisione delle conoscenze attraverso il proprio know-how ed il proprio network (2008).


L’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO per sviluppare i futuri progetti di collaborazione con il mondo Arabo può già utilizzare le strutture tecnologiche (Centri di Produzione e dei Poli Tecnologici) allestite con il progetto Med Net’U e installate presso 31 Università e centri di formazione professionale di 11 Paesi del mondo arabo coinvolti nel progetto. I Centri di Produzione sono attrezzati per realizzare prodotti educativi multimediali (videolezioni, esercizi on line, testi, siti internet, prodotti multimediali) che saranno trasmessi tramite televisione satellitare, Internet via satellite, e disponibili sul portale didattico. Grazie al Network di docenti appartenenti alle migliori università dei paesi arabi ed europei che sono stati già formati dai nostri docenti all’utilizzo delle nuove tecnologie e alle modalità dell’insegnamento a distanza, la creazione di nuovi corsi in quattro lingue è facile e immediata per l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO.

Il modello di network è infatti supportato da una struttura tecnologica adatta a fornire una connettività bidirezionale tra i diversi attori del progetto. La struttura di rete creata con il progetto Med Net’U, in accordo con tutti i partner, è la rete euromediterranea dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, sono già stati presi accordi con le università di altri paesi che iscriveranno gli studenti ad UNINETTUNO. Si allega l’elenco dei paesi, delle Università e dei Centri di formazione professionale già attivi.

Con il progetto Med Net’U si è realizzato un Network tecnologico, basato su una rete satellitare bidirezionale Euromediterranea che collega in modo interattivo 11 Centri di Produzione e i 31 Poli Tecnologici dell’università del Mediterraneo. Gli studenti appartenenti ai diversi paesi e alle diverse culture, possono iscriversi tramite internet ai corsi dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO e studiare a distanza collegandosi all’apposito ambiente di apprendimento su Internet (www.uninettunouniversity.net), possono scegliere di seguire i corsi a distanza nella lingua che desiderano: in arabo o in italiano, in inglese o in francese, ed essere seguiti da professori/tutor nei poli tecnologici dell’università più vicina alla loro sede di residenza e collegata telematicamente alla sede internazionale dell’Università Telematica UNINETTUNO a Roma. Con questo modello di università gli studenti del Medio Oriente possono liberamente studiare e apprendere la nostra cultura, gli studenti dell’Occidente possono conoscere i migliori insegnamenti della cultura accademica araba, entrambi liberi da reciproci pregiudizi, ma con il solo scopo di approfondire e allargare le proprie conoscenze. Attualmente ci sono ormai molti studenti dei paesi del Mondo Arabo che sono iscritti e che frequentano i nostri corsi.

Grazie alle nuove tecnologie si stanno realmente annullando le distanze, docenti europei ed arabi collaborano alla formazione di un unico polo internazionale del sapere; insieme si è creato un unico grande ateneo dove i migliori professori delle università europee e del Mediterraneo insegnano nella propria lingua e nelle diverse facoltà, che vanno dall’Ingegneria all’Economia, alla Psicologia, ai Beni Culturali al Diritto Internazionale, alle Scienze della Comunicazione. Ogni università ed ogni docente è protagonista del nuovo processo formativo, la progettazione dei curricula e la scelta dei docenti incaricati a svolgere i corsi a distanza, e quindi a realizzare le videolezioni e i materiali multimediali per ogni materia, avviene collegialmente nell’ambito del Comitato Scientifico di ogni facoltà, tutti professori sono scelti e cooptati sulla base del loro curriculum e quindi della riconoscibilità di titoli scientifici internazionali.


Modello psicopedagogico e didattico.

Con l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO si è sviluppato un nuovo modello psicopedagogico-didattico, il quale consente di:

  • aprire, anche a distanza, nuovi rapporti di comunicazione tra studenti e professori, promuovendo grazie all’utilizzo di una apposita piattaforma su internet, il passaggio da una comunicazione unidirezionale (tipica dei primi modelli di insegnamento a distanza) ad una comunicazione di tipo bidirezionale anche in tempo reale;
  • utilizzare con Internet via satellite il computer come centro focale del sistema nel quale convergono i contributi dei diversi media . Il modello permette di veicolare direttamente dall’università a casa dello studente o nel posto di lavoro, lezioni, prodotti multimediali, banche dati, assistenza tutoriale, attività di esercitazioni, sistemi di valutazione


Internet per insegnare ed apprendere

Lo strumento didattico principale è l’ambiente di apprendimento su Internet www.uniNETTUNOuniversity.net, il primo portale del mondo dove si insegna e si apprende in quattro lingue: italiano, francese, inglese ed arabo ,da questo ambiente di apprendimento si può accedere in una sezione detta cyberspazio didattico: Nel cyberspazio didattico sono collocate ,per ogni singola disciplina prevista nel curriculum, le pagine dei docenti e le pagine dei tutors da cui si può accedere a”: videolezioni digitalizzate con bookmarks che consentono il collegamento ipertestuale e multimediale con libri, bibliografie ragionate, testi, esercizi, laboratori virtuali e sitografie selezionate dai docenti. La pagina del Docente e del tutor è considerata il fulcro delle attività didattiche, ed è organizzata in ambienti di apprendimento che guidano lo studente nel suo percorso formativo. In base a questo modello lo studente può costruire il proprio percorso di apprendimento in funzione delle sue esigenze formative e del suo livello di competenza ed è lui al centro del processo educativo, guidato da una nuova figura del docente tutor telematico, che ha il compito di fornire gli strumenti adatti a facilitare il processo di apprendimento e comunicazione in rete in forma sincronica e diacronica. L’attività di apprendimento proposta consente il passaggio:

  • dalla trasmissione della conoscenza alla costruzione della conoscenza;
  • da un apprendimento passivo e competitivo ad un apprendimento attivo e collaborativo.
  • dal semplice al complesso (videolezione e biblioteca intelligente)
  • dalla teoria alla proiezione applicativa (apprendere facendo nel laboratorio virtuale)
  • da esercizi guidati alla ricerca sul World Wide Web (Internet)
  • dallo studio individuale al dialogo interattivo tra docenti e studenti e tra studenti (su Internet).


Videolezioni Digitalizzate

Le videolezioni sono digitalizzate per essere fruite attraverso Internet via satellite. Ciò che caratterizza il modello di digitalizzazione è:

  1. la modularità dei contenuti, che consente allo studente di accedere al preciso livello di competenza;
  2. l’indicizzazione degli argomenti, che favorisce la navigazione ipertestuale; l’indicizzazione svolge la funzione di mappa cognitiva ed indica allo studente i diversi percorsi didattici;
  3. bookmarks, sono icone che si attivano durante la videolezione e inviano lo studente ai materiali ipertestuali collegati alla videolezione, Testi, Esercizi , Laboratori Virtuali, bibliografia, sitografia, tutoring-on line.

Attraverso la fruizione delle videolezioni digitalizzate, lo studente ha la possibilità non solo di avviare processi di apprendimento di tipo simbolico-ricostruttivo, legati ad una modalità classica di insegnamento di tipo lineare ma, grazie all’organizzazione modulare dei contenuti, all’indicizzazione degli argomenti, ai bookmark, lo studente può sviluppare processi di apprendimento ipertestuali e multimediali che permettono di arricchire e di potenziare le strategie metacognitive e di favorire la personalizzazione dei percorsi di apprendimento, e lo sviluppo di processi di apprendimento attivi, costruttivi ed interattivi.. Collegati agli videolezioni vi sono gli esercizi pratici o i laboratori virtuali. Il Laboratorio Virtuale si presenta come un vero e proprio ambiente in cui lo studente può applicare, nella pratica, i principi astratti appresi nelle lezioni teoriche, attivando un processo di “learning by doing” virtualmente possono sviluppare l’acquisizione di abilità ed integrare la teoria con la pratica. La mente umana ragiona molto meglio su casi concreti e specifici che non su dati astratti; inoltre imparare facendo fortifica il processo di apprendimento e facilita la soluzione di problemi. I laboratori virtuali sono gli strumenti indispensabili per acquisire competenze professionali specifiche e sono molto utilizzati nei corsi di formazione professionale, dove il metodo più usato è la simulazione virtuale di procedure e di abilità operative.

In questo ambiente si attribuisce allo studente un ruolo attivo ma, sempre guidato o dal sistema intelligente o da un tutor esperto che in via telematica segue il processo di apprendimento dello studente. Con i laboratori virtuali è possibile abbattere molti limiti dell’insegnamento in rete in primo luogo quello della materialità: intervenire digitalmente su un qualsiasi oggetto, offrendo innumerevoli tentativi e possibilità di apprendere con simulazioni pratiche, consente di mettere virtualmente in pratica ciò che si è appreso. Questo ci porta inevitabilmente ad un altro importante aspetto: la rimozione dei vincoli spazio-temporali.Grazie alle reti telematiche, uno stesso ambiente virtuale può essere condiviso contemporaneamente tra più utenti (docenti e allievi da diverse parti del mondo).

Tutoring on line

Questa è la vera sezione interattiva sincronica del portale. In questa sezione tutor/docenti reali assistono gli studenti tramite chat anche audio e video, correggono compiti, li guidano nel superare difficoltà non solo di apprendimento ma anche psicologiche legate alle problematiche dello studio a distanza. Il tutoring online è organizzato in classi, con un sistema avanzato di profiling, in cui l’utente è riconosciuto in modo univoco, consente di monitorare costantemente il processo di apprendimento di ogni singolo utente/studente. Utilizzando le videochat, chat, Il docente-tutor, attraverso dialoghi interattivi di stile socratico, aiuta lo studente ad esaminare il suo ragionamento e a scoprire e correggere non solo gli errori ma anche le cause che li hanno determinati. Mediante videoconferenze in tempo reale e forum in differita, il tutor telematico organizza e struttura le sessioni di apprendimento collaborativo favorendo l’ interazione tra i diversi attori del processo educativo e sviluppando anche processi di socializzazione in rete tra le comunità di studenti e docenti a distanza.

Il docente=>tutor telematico assume il ruolo di docente-regista, progetta scenari di apprendimento e fornisce agli studenti strumenti non solo teorici e concettuali, ma anche strumenti che permettano di trasformare le conoscenze in abilità pratiche e quindi in competenze professionali; favorisce l’integrazione tra il sapere essere ed il saper fare.


Modelli di apprendimento

Per quanto riguarda lo sviluppo dell'apprendimento, è importante notare che le strategie di studio attuate durante la fruizione delle videolezioni digitalizzate permettono di attivare un processo di apprendimento in cui è lo studente ad avere il controllo completo dei tempi. Infatti, lo studente, oltre alla possibilità che ha di personalizzarsi tutti i percorsi di studio, può interagire con diversi materiali e realizzare una strategia di studio multimediale e ipertestuale: può organizzare le conoscenze in memoria utilizzando diversi registri quali, testo, suono e immagini; può interrompere la visione della videolezione per consultare banche dati, testi nella biblioteca virtuale; può provare con attività pratiche di laboratorio se è in grado di trasformare le conoscenze teoriche in capacità pratiche; può navigare su Internet per arricchire l'argomento con informazioni che possono provenire da realtà culturali e linguistiche diverse, interagire sull'argomento tramite i "Forum" e le chat con altri studenti e con altri esperti (Garito, 1998).

In particolare, si realizza un apprendimento ipertestuale. Più autori di stampo cognitivista e connessionista, infatti concordano nel definire le tecnologie ipertestuali uno strumento in grado di favorire un nuovo tipo di apprendimento in quanto sono vicine al naturale modo di pensare della mente umana poiché esiste una sostanziale analogia fra la rete di collegamenti tipica di un ipertesto e il funzionamento della mente umana intesa come rete neurale.

L’apprendimento ipertestuale guida lo studente nella sua dinamica esplorativa, proponendogli un sapere di tipo non lineare, fatto di intrecci e connessioni tra nodi. L’apprendimento ipertestuale, inoltre, stimola l’autonomia e fa sì che lo studente diventi anche autore in quanto gli dà la possibilità di realizzare propri percorsi di navigazione tra i nodi di conoscenza proposti e di scegliere il livello di dettaglio e di approfondimento che intende raggiungere.

In sostanza, allo studente, è offerto un ambiente di apprendimento che stimola all’esplorazione e alla scoperta, uno strumento per “imparare ad imparare”, per sviluppare nuove strategie di apprendimento. Inoltre, l’inserimento nel ciberspazio didattico del laboratorio virtuale consente lo sviluppo di nuovi modelli di apprendimento, che tendono a spostare l'operare cognitivo umano dalla modalità simbolico-costruttiva a quella percettivo-motoria. L'apprendimento legato all'operare percettivo-motorio è collegato alla modalità primaria dell'acquisizione di e quindi risulta largamente indipendente da differenze di età, istruzione, cultura, ecc.


Nuovi ruoli dei docenti e degli studenti.

Le nuove università a distanza consentono non solo di rinnovare i metodi di insegnamento e apprendimento ma anche di rinnovare i ruoli del docente e del discente. Il nuovo contesto culturale richiede innanzitutto di rinnovare la vecchia figura del docente visto come il depositario assoluto del sapere, unico trasmettitore di conoscenze e solitario attore del processo educativo. Il docente deve abbandonare il ruolo di stage on the stage, per assumere quello più morbido ma cruciale di “guida”. Il nuovo ruolo che si viene a delineare vede dunque un docente-regista che progetta scenari di apprendimento e coopera poi con i suoi allievi per realizzare, insieme, un percorso educativo che sia rispettoso dei diversi stili di apprendimento.

Il nuove docente deve sapere utilizzare le nuove tecnologie della mente per trasmettere conoscenze ma anche per condividere e sviluppare nuovi saperi Questo nuovo stile di insegnamento, che prevede che “il professore si rimetta il mantello di Socrate” e si trasformi in una guida favorisce, di conseguenza, l’esordio sulla scena pedagogica di un nuovo discente gestore del proprio processo di apprendimento.

Il vecchio studente, passivo ricettore di conoscenze e isolato osservatore della prestazione esperta dell’insegnante, cede il posto infatti ad un nuovo studente, attivo costruttore di conoscenza, autonomo e protagonista dell’applicazione concreta delle conoscenze acquisite. Quindi, insegnare e apprendere attraverso la televisione, le reti telematiche, Internet con i suoi Forum, le sue chat e la sua e-mail trasforma la didattica tradizionale in un sistema aperto capace di aggiornarsi e di organizzare un numero sempre più ampio e diversificato di conoscenze.


3. Università Telematica Pegaso

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L'Università Telematica Pegaso, istituita con Decreto Ministeriale 20 aprile 2006 (GU n. 118 del 23-5-2006- Suppl. Ordinario n.125), è una Università aperta (Open University) in grado di accogliere esigenze formative multiple nel rispetto delle normative vigenti, avvalendosi di sistemi e metodologie educative moderne ed in grado di rispondere alle diversificate esigenze dell'attuale società. I corsi di studio prevedono un alto grado di indipendenza del percorso didattico da vincoli di presenza fisica o di orario specifico e il monitoraggio continuo del livello di apprendimento, attraverso il tracciamento del percorso e i frequenti momenti di valutazione e autovalutazione. L'Università Telematica Pegaso utilizza le tecnologie informatiche e telematiche e adotta un'architettura di sistema in grado di gestire e rendere accessibili all'utente corsi universitari on line di alto livello qualitativo al termine dei quali vengono rilasciati i titoli accademici che hanno lo stesso valore legale di quelli rilasciati dalle Università tradizionali. Il punto di forza e di innovazione dell'Università Telematica Pegaso è rappresentato dall'attenzione posta alla ricerca nazionale ed internazionale nonchè al promuovere la formazione delle giovani generazioni alle attività di ricerca. Tal fine l’università intende:

  • attivare dopo il primo triennio l'istituzione delle correlate lauree magistrali;
  • istituire dottorati di ricerca correlati alle lauree magistrali;
  • attivare bandi di concorso per assegni di ricerca.

Facoltà presenti all’università:

  • Facoltà di Giurisprudenza
  • Facoltà di Scienze Umanistiche


4. Università telematica "Guglielmo Marconi"

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L’Università Telematica "Guglielmo Marconi" è stata riconosciuta dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Universita e della Ricerca) con D.M. 1 marzo 2004 (G.U. n. 65 del 18/03/2004). L’Ateneo, pubblico non statale, è iscritto all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche coordinata dal MIUR (codice 156535UMV, prot. MIUR 12553/164) ed offre una formazione universitaria permettendo, tramite l’utilizzo di tecnologie di comunicazione innovative, di attivare processi di apprendimento continui senza vincoli spazio-temporali.

Dall’Anno Accademico 2008/2009 la didattica dell’Ateneo viene organizzata in funzione delle esigenze di apprendimento dello studente, adattando e ottimizzando le attività formative sulla base di percorsi flessibili e secondo le seguenti modalità: A) Didattica interamente “a distanza” (e-learning) che prevede l’erogazione attraverso le diverse tecnologie messe a disposizione quali piattaforma (web/internet), il mobile learning (cellulari, palmari, ecc.), la televisione interattiva (TV/Web TV) secondo le competenze e lo stile di apprendimento dello studente. B) Didattica mista (blended) che prevede il percorso completo in modalità on line e, compatibilmente con il vincolo della mancata co-presenza di studenti e docenti, integra l’attività formativa con seminari, lezioni di gruppo (minimo 15 studenti), sessioni di approfondimento e ripasso, secondo le esigenze di apprendimento dello studente.

Facoltà presenti all’università:

  • Facoltà di Economia
  • Facoltà di Giurisprudenza
  • Facoltà di Lettere
  • Facoltà di Scienze della Formazione
  • Facoltà di Scienze Politiche
  • Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate


5. Università telematica “e-Campus”

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L’Università telematica e-Campus è stata riconosciuta dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Universita e della Ricerca) con D.M. 30 gennaio 2006. Nasce con l’obiettivo di proporre ai giovani che accedono all’università, ai professionisti, agli imprenditori, ai manager e a tutti gli operatori economici e culturali percorsi formativi che rispondano a concrete esigenze di acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro, coerenti con il loro progetto professionale e aderenti ai loro interessi culturali. A questo scopo la nostra offerta formativa si qualifica per alcune specifiche di base che trovano attuazione pratica negli ordinamenti didattici.

L’Università e-Campus poggia, prima di tutto, sulla ricerca. Istituisce centri di ricerca interni o esterni che hanno finalità di ricerca di base ma anche di ricerca applicata, allo scopo di sviluppare le potenzialità di diverse discipline, in termini di applicabilità nei contesti tradizionali ma anche in nuovi contesti oggi emergenti.

Di preminente rilevanza è il Centro ricerche sull’apprendimento, sul quale l’Università e-Campus poggia l’intera sua proposta formativa in termini di didattica e di metodologie innovative. In quanto istituzione finalizzata all’apprendimento, l’Università e-Campus ne fa oggetto di ricerca sistematica. Questa totale reversibilità del compito istituzionale consente un aggiornamento continuo delle metodologie, un sistematico monitoraggio dei processi di insegnamento e apprendimento in atto, una grande flessibilità nella risposta a nuove domande formative. L’Università e-Campus inoltre promuove la ricerca in tutti gli ambiti disciplinari di cui si occupa, con lo scopo di dare una risposta significativa alla domanda che proviene dalle imprese, dalla scuola, dalla pubblica amministrazione, dagli operatori sociali.

L’offerta formativa dell’Università e-Campus enfatizza inoltre il ruolo della ricerca anche nell’impianto didattico, proponendo percorsi conoscitivi che impegnano lo studente non tanto in compiti di acquisizione e accumulo di conoscenze ma soprattutto in compiti di azione-ricerca, opportunamente guidata, allo scopo di sviluppare una mentalità professionale che punta alla ricerca di soluzioni e non si limita all’esecuzione di procedure.

L’Università e-Campus analizza nuovi fabbisogni professionali e progetta nuovi profili professionali sulla base di specifiche che provengono dalle imprese produttive, dal terziario, dalla pubblica amministrazione, dalla scuola, dagli organismi no-profit, da istituzioni pubbliche e private.

Facoltà presenti all’università:

  • Facoltà di Ingegneria
  • Facoltà di Economia
  • Facoltà di Psicologia
  • Facoltà di Lettere
  • Facoltà di Giurisprudenza


Riferimenti

Bibliografia

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Sitografia



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